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A “Due chiacchiere con lo scrittore” Camillo Bignotti
Cosa ci puoi raccontare del tuo libro? Esperienze, aneddoti….
La stesura di questo romanzo è stata per me una esperienza unica perché, diversamente dai precedenti, questa volta ho potuto ascoltare dal vivo, e non solo scartabellare libri e documenti custoditi in polverosi archivi, le parole e i pensieri di chi c’era. Con tutto il trasporto emotivo che ne consegue. E ho così avuto l’onore ed il privilegio di poter essere testimone della potenza delle parole raccontate con la semplicità negli occhi. Di quell’atteggiamento fatto di sorrisi accennati e di leggerezza nello sguardo mentre mi venivano svelati eventi di una sofferenza estrema ed ai limiti della sopportazione. Comportamento che, se di primo acchito poteva sembrare di rassegnazione, invece serviva a non ridare a quegli accadimenti la forza di ferire ancora una volta. Questo è quello che più mi ha colpito e che mi resterà per sempre nel cuore. E questo è quello che ho poi tentato di mettere su carta.
Recensione: “I limoni e la Malvarosa” di Mariantonia Crupi
“I limoni e la malvarosa” è una saga familiare che narra la storia di una famiglia che vive in un lontano paese del Sud, composta da donne coraggiose che hanno dovuto lottare contro la solitudine, la tristezza, il dolore, le assenze e contro tutte le avversità che hanno incontrato sul loro cammino, una famiglia devastata dal risentimento e la paura.Una storia venata da un’ atmosfera malinconica, è un romanzo corale che racconta piccoli e grandi momenti di vita di tutti.
Recensione: “Agata nel Paese che non legge” di Alessandro Ghebreigziabiher
Condivido appieno con la giovane libraia l’importanza che la lettura potrebbe assumere nella nostra società, ormai governata da display, social network. Ovviamente questi ultimi, utilizzati con intelligenza, possono essere utilissimi, ma non potranno mai garantire l’emozione che si prova immergendosi completamente in una storia, volando con l’immaginazione ed imparando cose nuove.
“Sonata d’ inverno” di Dorothy Edwards
La solitudine della condizione umana è la grande protagonista di questa storia, tratteggiata con pochi tocchi delicati, simili a quelli che animano le corde del violoncello suonato nelle buie sere invernali. Dorothy Edwards firma un romanzo quieto, intimo, nel quale lo stato d’animo dei personaggi prende corpo accordandosi con la musica e con il paesaggio, mentre si comincia a intravedere, in fondo alle strade innevate, l’inevitabile arrivo della primavera.
Recensione: “Il primo caffè della giornata” di Toshikazu Kawaguchi
È come se i personaggi volessero togliersi un peso dalla coscienza, un dubbio che li tormenta o cercare di tollerare situazioni che non sono in grado di accettare. La soluzione è quella di “viaggiare nel tempo” per capire qualche dettaglio in più e acquietare i propri animi.
Un libro scorrevole ed emozionante anche se personalmente l’ho trovato troppo simile ai primi due, sebbene le storie e i temi trattati siano diversi.
Recensione del romanzo: “Innamorarsi a Natale” di Karen Swan
“Innamorarsi a Natale” è un viaggio di emozioni, una storia che ci porta nelle zone devastate dalla guerra e ci fa riflettere sulle ingiustizie che esistono nel mondo.
Un libro che parla di amore, di legami, di cose lasciate in sospeso, di forza, di coraggio di sopravvivere alle ingiustizie subite, di perdono. Finché si è disposti a perdonare? E a quale prezzo?
Un romanzo che testimonia la forza delle donne e di come la maternità ci cambi nel profondo.
Una storia che fa comprendere che il passato, volente o dolente, ci cambia nel profondo, e alcune ferite sono difficili da debellare, ci accompagneranno per sempre e sarà compito nostro trasformarle.
Una storia che mi ha regalato il vero senso del Natale, basta con l’ipocrisia che a Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non funziona così; Il perdono va conquistato con i gesti e non con le parole, quello che conta non sono i regali ma l’affetto sincero delle persone, la cosa importante è esserci sempre e non solo in un periodo dell’anno.
Prossimamente in libreria: “Il primo caffè della giornata” di Toshikazu Kawaguchi
Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo. Torna Toshikazu Kawaguchi e con il suo nuovo libro invita i lettori a scoprire che la felicità si nasconde ovunque se solo impariamo a guardare con il cuore. L’importante è avere una tazza di caffè in mano.
Recensione: “La ragazza giusta” di Elizabeth Jane Howard
Un romanzo edito da Fazi Editore, dai capitoli lunghi e pieni di dettagli ma al contempo molto scorrevole. Un libro molto interessante che fa riflettere sul percorso e i cambiamenti radicali che può compiere una persona nel corso della sua vita.
Recensione: “Tutto bene tranne il Natale” di Carole Matthews
Per me, le cose incominciano a farsi interessanti quando entra in scena il dolcissimo sindaco Matt Eastman… Perché c’è sempre la speranza di trovare quella persona giusta che può farti battere il cuore e con il quale realizzare il progetto di vita e di amore. Ognuno deve seguire i propri sogni, solo così si riesce a vivere senza rimpianti. Ognuno deve fare quello che sente, senza dover poi incolpare qualcun altro o se stessi per non averlo fatto. E, se vorrete leggere questa storia, vedrete come Molly, Matt e Shelby, affronteranno questa decisiva consapevolezza.
“La biblioteca dei sussurri” di Desy Icardi
Torino, anni Settanta. Dora vive in una casa sul fiume insieme alla sua numerosa famiglia, chiassosa e stravagante. Le giornate trascorrono secondo regole bizzarre finché un giorno questo strano equilibrio viene incrinato dal lutto. La casa di colpo si fa triste e silenziosa, ma, altrettanto improvvisamente, Dora inizia a sentire rumori sinistri. Per sfuggire a questa atmosfera opprimente, la bambina trova rifugio in un luogo dove il silenzio regna sovrano ma la quiete non è espressione di malinconia bensì di rispetto e raccoglimento: la biblioteca. Qui Dora farà la conoscenza del “lettore centenario”, l’avvocato Ferro, che ha dedicato l’intera esistenza ai libri e che decide di prendere la ragazzina sotto la sua ala per educarla al piacere della lettura.Un romanzo di formazione in cui l’amore per i libri aiuterà la protagonista a trovare il suo posto nel mondo. Una caccia al tesoro letteraria sulle tracce dei ricordi dell’infanzia.
Recensione: “Una notte di neve a Tokyo” di Mia Another
Un libricino che affronta il tema di rivalutare e analizzare la propria vita, riprendendola dopo aver “smarrito” la strada verso la realizzazione ed il raggiungimento della propria felicità. Spesso, nelle scelte da prendere, ci si fa condizionare dagli altri e dalle loro opinioni, con il rischio di vivere una vita insoddisfacente e infelice. Bisogna invece trovare il coraggio di fare ciò che ci soddisfa e fare ciò ci fa stare bene veramente.
Recensione: “La notte dei desideri” di Paola Servente
Un libro molto breve ma ricco di avvenimenti, una storia d’amore intensa e tanto desiderata. Un libro che si legge tranquillamente in mezza giornata dato l’esiguo numero di pagine … Ma chi ha detto che poche pagine significa pochi contenuti? Questo libro ne è proprio l’esempio: in poche pagine ci sono molti avvenimenti.
“Una notte di neve a Tokyo” di Mia Another
Il “giorno di libertà” non può superare le ventiquattro ore ed è vietato portare in casa qualsiasi tipo di ricordo di quella notte, così come farsi domande a vicenda. È la notte di Natale, ed è la terza volta che la storia si ripete. Ma questa volta, trascorse le ventiquattro ore, per Kasumi sarà impossibile dimenticare l’accaduto.
«Una leggenda racconta la storia dell’amore impossibile tra la dea Myoken e il dragone del monte Buko: quest’ultimo è sposato con la dea Suwa ma, per un solo giorno all’anno, in inverno, è libero di trascorrere una notte con colei che ama.»
“Un regalo sotto l’ albero” di Jenny Gladwell
È arrivata solo da pochi giorni, quando, nel cuore della foresta innevata, fa una scoperta: un plico di lettere, spedite durante la guerra, scambiate tra un giovane soldato e una ragazza misteriosa. L’ultima lettera termina con una supplica appassionata che non ha mai ricevuto risposta. Jane sa che è quasi impossibile riuscirci, ma l’istinto le suggerisce di mettersi sulle tracce dei due innamorati e provare a regalare a questa storia d’amore un finale perfetto. Chissà che, così facendo, non trovi il suo personale lieto fine…
Recensione: “Natale con i suoi” di Valentina Vanzini
Un piacevole libricino per gli amanti del genere rosa e del Natale. Complimenti all’autrice che ha saputo raccontare in modo molto vivace e simpatico la storia di Matilda, toccando temi come la peculiarità dei membri della famiglia, l’importanza della riconciliazione e il saper accettare gli interessi e le passioni altrui senza porre barriere.