Tag: segnalazione

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Segnalazione: “Viaggio ergo sum” di Elisa Spadaro

La vita è altro: è imboccare una strada non segnata, è chiedersi perché, è uno scambio continuo tra noi e il mondo, ma soprattutto è una scoperta costante. È perdere l’equilibrio. E niente di meglio di un viaggio è in grado di avvicinarci a tutto ciò.

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In libreria “Ferita. Giovanna D’Arco, anno 1971” di Sergej Roić

In questo nuovo e ipnotico romanzo Sergej Roić catapulta il lettore in una dimensione altra e inimmaginabile travalicando i confini di distopia, fantascienza, cinema e filosofia in una narrazione complessa e articolata, talvolta metafisica, governata da quattro concetti-chiave che si riflettono nella ripartizione del libro e nelle utopie immaginifiche di Belogradski e Feríta: la decostruzione del soggetto; la decostruzione delle immagini; la decostruzione della mente; la cura dell’anima ferita. “Feríta” è infatti un viaggio nel ricordo, nella memoria platoniana, nel proprio Io, nella mente umana, nella potenza del linguaggio e nella sua capacità di creare immagini, relazioni semiotiche, visioni e turbamenti che vanno al di là del sondabile umano per approdare in una realtà altra forse non così distante dalla nostra

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“Un’ altra vita in Provenza” (oltre la frontiera) di Silvia C. Turrin

In questa storia aleggia un segreto, quello custodito da Odette. In Provenza, Sofia – che sarà accompagnata dalla dolcissima Lucy, cane pastore dei Pirenei – scoprirà nuovi tasselli della sua vita e capirà quanto sia importante seguire il cuore e il proprio istinto per trovare finalmente un po’ di serenità. In Appendice, “10 Lezioni di Mindfulness” apprese da Sofia in Provenza.

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“Il talento di Paul Nash” di Tom Drury

Questo libro è per chi sa abbinare a ogni festività il drink e l’abito più adatto, per chi è stato sedotto dal Talento di Mr. Ripley, per chi si è distratto dal dolore del travaglio raccontandosi una buffa barzelletta, e per chi vive la vita come un gioco da tavolo, dove ogni lancio dei dadi apre la possibilità spaventosa e ammaliante di tornare alla casella iniziale e ricominciare daccapo.

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“La ragazza che giocava a scacchi ad Auschwitz” di Gabriella Saab

Il destino di Maria sembrerebbe segnato, ma quando lo spietato vicecomandante del campo, Karl Fritzsch, viene a sapere del suo straordinario talento negli scacchi, decide di intrattenere i soldati del campo sfidandola a un estenuante e sadico torneo. E la posta in palio è la sua vita. Così, una mossa dopo l’altra, mentre gioca per salvarsi la vita, nonostante la mente sia affollata da pensieri di morte, rabbia e terrore, la ragazza comincia ad architettare un piano per vendicarsi del suo aguzzino.

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“Autunno” Dove tutto cade di Chiara Migliucci

Autunno, sono partita da questa stagione perché credo rappresenti al meglio la tristezza, perché decadente: la raccolta è un crescendo di sentimenti, dal più triste al più gioioso, per raccontare la ripresa umana da sentimenti cupi, come la nostalgia e la malinconia. la silloge è aperta da una poesia chiamata “autunno” per sancire l’inizio della decadenza, per poi finire con la primavera che sboccia.

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Prossimamente: “Un Natale d’altri tempi di Tilly Tennant

Ogni oggetto ha una storia da raccontare… Le luci di Natale risplendono ovunque e un’allegra folla si riversa nelle strade alla ricerca di regali. Si prospetta un mese intenso per il piccolo negozio dell’usato di Dodie, inguaribile romantica con la passione per gli oggetti che hanno una storia da raccontare. Nella sua bottega “Nontiscordardimé”, infatti, ogni articolo in vendita ha un passato che lo rende unico. E Dodie cerca di trasmettere ai clienti l’amore per quegli oggetti che hanno un’anima, un vissuto. Sistemando l’allestimento dei cappotti, Dodie rimane sorpresa di trovare nelle tasche di una vecchia giacca una lettera mai aperta. Come è possibile che le sia sfuggita? Potrebbe non essere troppo tardi per recapitarla. Con l’aiuto di Edward, il suo nuovo inquilino (per la verità piuttosto riluttante all’idea di riaprire un capitolo del passato che sembra chiuso da anni), Dodie decide di raggiungere l’indirizzo indicato sulla busta.

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Segnalazione: “Eppure Osarono” di Maria Rosaria Valentini edito da Francesco Brioschi disponibile da 29 Aprile 2021

Poche case, qualche pietra sporgente e un curvone da cui si vede il tramonto. E’ questo il paese dove sono nate Lucetta e Lia, tra i ritmi lenti della Valle di Comino, sul finire dell’ Ottocento. Ma è di un altrove più affascinante che sognano ogni giorno, mentre salgono alla fonte a prendere l’acqua. A Roma, si dice, girano dei pittori che cercano proprio loro, delle giovani ciociare da ritrarre, olio su tela.
Intanto Lucetta e Lia condividono tutto, si raccontano l’amore, inventano un futuro.

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Dopo il successo del primo volume “Finchè il caffè è caldo” l’autore Toshikazu Kawaguchi torna in libreria con un nuovo romanzo “Basta un caffè per essere felici” edito da Garzanti disponibile in tutte le librerie e on-line. Estratto

L’aroma del caffè aleggia nell’aria.

È un profumo capace di risvegliare sensazioni, emozioni e ricordi.

Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene, in un piccolo paese del Giappone.

Un luogo fuori dal comune, dove basta entrare e appoggiare le labbra alla tazzina per ritrovarsi nel passato.

E cambiare l’esatto istante in cui abbiamo preso la decisione sbagliata.

Per compiere questo viaggio a ritroso, è importante che ogni avventore stia attento a non far raffreddare il caffè: neanche una goccia deve cristallizzarsi sul fondo della tazza, altrimenti potrebbero verificarsi conseguenze inaspettate.

Solo i cuori intrepidi possono sedersi nella caffetteria.

Perché non si può più tornare sui propri passi, ma bisogna lasciare che la magia si compia fino alla fine.

È così per Gotharo, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia.

Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno.

Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità.

O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno un errore a cui porre rimedio.

Eppure l’importante non è cancellare quello che è stato, bensì imparare a perdonarsi e a chiedere perdono.

È questa l’unica strada per ritrovare la felicità.

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