Recensione: “Agata nel Paese che non legge” di Alessandro Ghebreigziabiher


Titolo: “Agata nel paese che non legge”
Autore: Alessandro Ghebreigziabiher
Casa editrice: NEM
Data di pubblicazione: 20 Dicembre 2021
pagine: 276
prezzo: 18,00 euro


Agata Toccaceli ama visceralmente i libri. Cresciuta nel piccolo paese di Montenevo, decide di non proseguire nella gestione della panetteria di famiglia e di avventurarsi nella grande città per realizzare il suo sogno: aprire una libreria. Una volta laureata, la ragazza affitta, come sede della sua libreria, il negozio di frutteria di Abubakar (Abu per tutti), un giovane originario del Bangladesh. I due diventano anche amici e Agata assume Abu come commesso nella nuova libreria il cui nome (Libri con le orecchie) è un omaggio a un dettaglio inconfondibile del volto di Agata che l’interessata non fa nulla per nascondere. La strada verso la realizzazione del sogno è piuttosto in salita, principalmente a causa delle difficoltà che incontrano tutte le librerie… piccole o grandi. Il dilemma che assilla Agata è il seguente: perché nel nostro Paese così tanta gente non legge libri? Cercando di risolvere l’atavico dilemma insieme ai suoi compagni di viaggio, Agata vivrà un’avventura emozionante tra libri e persone straordinarie in cui troverà finalmente la sua vera strada.

“Convincendoci, e facendo lo stesso con i nostri figli, che leggere sia qualcosa che si debba fare a scuola, che abbia a che fare solo con lo studio o con il dovere, e che non sia anch’esso un meraviglioso gioco, stiamo rinunciando volontariamente a un colossale pezzo di ulteriore felicità.”

Avrei troppe cose da scrivervi su questo fantastico romanzo, ma non ho abbastanza righe a disposizione. All’inizio la lettura mi ha spaventata e temevo di non riuscire a procedere con le pagine, ma quanto mi sbagliavo!!!

La storia di Agata mi ha emozionata profondamente, è un susseguirsi di tematiche che ritengo fondamentali.

La nostra libraia si dimostra fin dalle prime pagine una persona dotata di cultura e di gran cuore.

Donna dalla mente aperta, si innamora del giovane straniero Abu, che perderà a causa di un inconveniente sul pagamento del pizzo (a cui purtroppo non è riuscita ad opporsi, per paura di ritorsioni sulle persone a lei care).

Agata darà inoltre la possibilità alla prostituta Margherita di avere un futuro più roseo, assumendola nella sua libreria, che si popolerà ulteriormente quando le due accoglieranno la sorella da sempre depressa.

Inoltre la nostra protagonista fa ciò che mi auguro possano fare molti degli editori presenti su questi canali, dà la possibilità a scrittori emergenti di far conoscere le loro opere, non considerando sempre solo i divi della letteratura.

Non voglio svelarvi altro, perché il romanzo va letto, è un continuo crescendo ed il finale…

Condivido appieno con la giovane libraia l’importanza che la lettura potrebbe assumere nella nostra società, ormai governata da display, social network. Ovviamente questi ultimi, utilizzati con intelligenza, possono essere utilissimi, ma non potranno mai garantire l’emozione che si prova immergendosi completamente in una storia, volando con l’immaginazione ed imparando cose nuove.

Accampiamo tutti molte scuse per giustificarci, a partire dal lavoro, per poi passare all’impegno di casa e famiglia, ma siamo poi sicuri di non riuscire a ritagliare dieci minuti nella nostra frenetica giornata da dedicare alla lettura?

Ringrazio la Casa Editrice per la copia del romanzo


Author: Francesca

Amante dei libri fin da piccola, grazie ad una mamma che ogni sera si è dedicata alla lettura di una fiaba e ad un padre con la grande passione per la lettura (abbiamo rischiato di uscire noi di casa per far spazio ai libri). Mi laureo in qualcosa di molto lontano dalla letteratura, la tanto temuta matematica, dove “Storia della matematica” è stato probabilmente l’esame più “letterario”, con meno numeri. Mamma di due piccole splendide pesti, approfitto di ogni attimo libero per dedicarmi ai libri, cercando di coinvolgere le mie figlie.

Purtroppo il tempo tra lavoro, casa e famiglia non è mai troppo, ma ho imparato a cucinare, stirare e svolgere altre noiose faccende domestiche col libro in mano. Spazio dai thriller alle commedie amorose, ho divorato fantasy, gialli, ma non amo i libri troppo “sdolcinati”. Mi piacerebbe indicarvi alcuni tra i miei volumi preferiti, ma diventerei decisamente troppo prolissa. Spero di potervi deliziare con qualche mia recensione, ma oltre agli elogi rispetto moltissimo anche le critiche.

Buona lettura amici!

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