Recensione “Le lettere proibite”
Il racconto è emozionante, commovente e coinvolgente.
a cura di Jenny Citino
Il racconto è emozionante, commovente e coinvolgente.
Presentazione del libro “Idia ascoltami” di Enrico Inferrera e Filomena Lombardo a Varese
Ben Harper, un brillante giornalista d’inchiesta, è tornato a vivere a Haddley, il tranquillo sobborgo di Londra in cui ha trascorso una burrascosa infanzia. Quando Ben aveva solo otto anni, i viali alberati, i grandi parchi e le eleganti villette di quel posto incantevole sono stati lo sfondo dell’assassinio di suo fratello, un dramma che il cronista sta ricostruendo per il suo nuovo podcast. Una sera di ottobre, rientrando a casa, Ben si imbatte nelle fiamme che divampano al centro ricreativo della cinquecentesca chiesa di St Stephen.
Continua a leggere… Da oggi in libreria “Gli undici inganni”
“Il fiore di Parigi” è un romanzo coinvolgente, la storia della protagonista rende partecipe il lettore al cambiamento, con questo racconto l’autrice ci regala un pizzico di vissuto di una donna che ha cambiato, stravolto il ruolo della donna nella società all’ inizio del XX secolo.
Con la sua voglia di libertà è andata contro ogni regola, ha vissuta una vita piena, senza pregiudizi e falsi moralismi, ha dato un calcio alle buone maniere dell’alta borghesia Francese andando contro ogni stereotipo, una donna testimone del coraggio.
Torniamo nella famosa caffetteria giapponese in cui è possibile effettuare viaggi che riportano nel passato. Le regole sono sempre le stesse, rigide ma fondamentali. Ciò che cambia rispetto ai libri precedenti, sono le storie e le persone che vogliono tornare indietro nel tempo, mosse da qualche rimorso che si tengono dentro e che vorrebbero risolvere.
“Può sempre succedere” è un thriller psicologico che alle prime pagine confonde, ma che inizia a prendere un ritmo incalzante appena si entra nel vivo della vicenda e da lì scatta la voglia di scoprire cosa succede.
L’autrice è molto brava a tenere il lettore incollato alle pagine e a far credere di essere arrivati al risvolto della storia, ma proprio in quel momento succede qualcosa che lascia davvero disorientati.
Il libro fa senz’altro riflettere sul tema dell’amore e sulla relazione tra amore e psiche che, anche a distanza di secoli, hanno le stesse fondamenta che rimangono invariate. Un equilibrio tra emozioni e razionalità che sono alla base di ogni rapporto.
“Ragazze perbene” parla di adolescenza, di legami, di etichette e di ribellione. Del coraggio di rimanere fedele a se stesse, alle proprie idee rischiando di perdere tutto e di non farsi travolgere da usanze che vedono in una donna una “ragazza perbene” solo se obbedisce ai canoni che una società ci richiede.
Continue Reading Recensione “Ragazze perbene” di Olga Campofreda
L’autrice con la sua penna ci regala il ritratto di una donna: determinata, ambiziosa , coraggiosa, altruista, una donna che ha lavorato duro per avere la sua indipendenza, per far conoscere la verità mettendo a rischio la sua stessa vita e per far sì che la donna trovasse il suo posto in una società patriarcale.
Una testimonianza importante per la storia del femminismo.
Un libro pieno di intrallazzi familiari che mette in luce diversi aspetti comportamentali dei singoli personaggi e dal finale spiazzante.
Continue Reading Recensione “Pioggia sottile” di Luis Landero
Le vere amicizie non impongono limiti di età o distanza, ma se ci si trova bene con una persona, è dovuto sicuramente al fatto di avere vissuto le medesime esperienze oltre al fatto di avere interessi in comune da coltivare insieme. Ma soprattutto è importante avere rispetto e cura nei confronti dell’altro senza tornaconti personali.
Continue Reading Recensione “La biblioteca dei segreti” di Bella Osborne
Cosa ci puoi raccontare del tuo romanzo?
È una storia divertente su ciò che rende una famiglia e su come le piccole bugie possano portare a situazioni assurde. Tuttavia, alla fine, conta solo l’amore. E anche una povera aragosta può fare il suo miracolo di Natale, se qualcuno decide di farsi avanti. 😉
I personaggi che hai descritto prendono spunto da persone reali o li hai inventati?
Qualcosa di autobiografico si pesca sempre nello scrivere un romanzo: impressioni, caratteristiche di un vecchio compagno, scorci di un paesaggio. In Lamberto qualcosa di me tredicenne c’è, ma una piccola parte. Irene è più “inventata”. Per il nonno di Lamberto mi sono ispirato al mio di nonno, per cui avevo un’adorazione. Un maestro elementare in pensione che era stato prigioniero durante la seconda guerra mondiale e che amava disegnare e lavorare il legno. Per i genitori di Lamberto ho pescato nei ricordi di genitori dei miei coetanei.
Continua a leggere “Due chiacchiere con lo scrittore” in compagnia dell’autore Enrico Losso
Ciascuna donna mi ha catturata, avvinta, affascinata, poiché ciascuna di loro, anche quelle a me più lontane per personalità e modus vivendi, mi ha insegnato qualcosa e mi ha stupito. Per quanto riguarda Le Indomabili coloro che mi hanno rapito il cuore un po’ più delle altre sono state Ipazia, Caterina la Grande, George Sand (anche per via della grande storia d’amore con Chopin, che amo suonare), Edith Piaf, Anna Magnani, ma, ripeto, ognuna di queste meravigliose creature ha un posto speciale nel mio cuore.
Continua a leggere “Due chiacchiere con lo scrittore” con Daniela Musini
Cosa ci puoi raccontare del tuo libro? Esperienze, aneddoti….
La stesura di questo romanzo è stata per me una esperienza unica perché, diversamente dai precedenti, questa volta ho potuto ascoltare dal vivo, e non solo scartabellare libri e documenti custoditi in polverosi archivi, le parole e i pensieri di chi c’era. Con tutto il trasporto emotivo che ne consegue. E ho così avuto l’onore ed il privilegio di poter essere testimone della potenza delle parole raccontate con la semplicità negli occhi. Di quell’atteggiamento fatto di sorrisi accennati e di leggerezza nello sguardo mentre mi venivano svelati eventi di una sofferenza estrema ed ai limiti della sopportazione. Comportamento che, se di primo acchito poteva sembrare di rassegnazione, invece serviva a non ridare a quegli accadimenti la forza di ferire ancora una volta. Questo è quello che più mi ha colpito e che mi resterà per sempre nel cuore. E questo è quello che ho poi tentato di mettere su carta.
Continua a leggere A “Due chiacchiere con lo scrittore” Camillo Bignotti