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“Oh William!” di Elizabeth Strout
Perché dunque William? Perché tornare a quell’uomo alto e soffuso d’autorità, con una faccia «sigillata in una simpatia impenetrabile» e un cognome tedesco ereditato dal padre prigioniero di guerra nel Maine? Corrente carsica che scorre silente per emergere in imprevedibili fiotti di senso e sentimento, questo matrimonio è ricostruito per ricordi apparentemente casuali – una vacanza di imbarazzi alle Cayman, una festa tra amici non riuscita, un viaggio di risate in macchina, un amaro caffè mattutino – ma capaci di illuminare i sentieri sicuri e i passi falsi di una vita coniugale, dove le piccole miserie e gli asti biliosi convivono con i segni di un’imperitura, ineludibile intimità.
«Ma quando penso Oh William!, non voglio dire anche Oh Lucy!? Non voglio dire Oh Tutti Quanti, Oh Ciascun Individuo di questo vasto mondo, visto che non ne conosciamo nessuno, a partire da noi stessi?»
Recensione “la collezionista di storie d’amore” di Fiona Valpy
Un libro emozionante che ripercorre eventi di storia realmente accaduti e di fantasia; il finale è imprevedibile e lascia a bocca aperta; un racconto pieno di episodi tristi ma allo stesso tempo pieno di speranze, di messaggi positivi e di storie di rinascita.
Recensione “Per sempre altrove” di Barbara Cagni
L’autrice permette al lettore di approfondire come si viveva in quegli anni del dopo guerra, focalizzandosi sulla quotidianità di allora. Ma il messaggio più importante è quello di valorizzare il senso di comunità e unione che ha caratterizzato tutti i personaggi del libro ed è la vera ricchezza di cui abbiamo bisogno; nonostante ognuno abbia i propri problemi, la collaborazione da parte di tutti è un elemento fondamentale per andare avanti. Con l’aiuto degli altri, la vita e le difficoltà si affrontano in modo “più leggero”.
Recensione “L’ uccello blu di Erzerum” di Ian Manook
Un libro davvero intenso e carico di emozioni forti che ti logorano dentro, leggendolo ho provato rabbia, odio, paura e orrore e questo porta a una sofferenza ad ogni riga che si legge.
Un testo forte, dalle tematiche importanti e purtroppo tutto vero. Tutta il libro è basato su fatti realmente avvenuti e questo lo rende ancora più emozionante e forte.
Prossimamente in libreria: “Che razza di libro!” di Jason Mott
Commovente e feroce, esilarante e tragico, Che razza di libro! è la storia di un bambino che vede nell’invisibilità una
promessa di vita, e di un uomo che vorrebbe uscire dalla propria pelle, per nascondersi dalla violenza.
Con una lingua brillante e arguta, Jason Mott mette a nudo discriminazione e pregiudizio, mostrandoci la possibilità di un mondo dove il colore non è più un confine.
Recensione “Come un respiro di Ferzan Ozpetek
“Come un respiro” è un libro che ti lascia con il fiato sospeso per 155 pagine, l’autore con la sua scrittura semplice ma magnetica ti attrae come un ammaliatore nella sua storia per capire cos’è successo a quelle due donne, cosa ha messo in crisi un rapporto così solido tra due sorelle.
Recensione “Il fuoco del mio amore” di Joanna Wylde
Commovente, eccitante, entusiasmante, traboccante di colpi di scena sono alcuni aggetivi che possono descrivere questo romanzo di Joanna Wylde
Review Party “la moglie del serial killer” di Alice Hunter
Un racconto davvero intenso, carico di emozioni sia per i protagonisti sia per il lettore. Infatti mentre leggevo questo libro ho sentito sin da subito molta empatia con Beth, ho provato insieme a lei la sua angoscia, il terrore, la paura e la rabbia verso suo marito.
Recensione “Berthe Morisot” Le luci, gli abissi di Adriana Assini
L’autrice Adriana Assini nel suo libro “Berthe Morisot” Le luci, gli abissi ci fa conoscere una donna determinata, che ha lottato contro tutti per realizzare il suo sogno, quello di diventare una pittrice affermata.
Berthe, una donna che non si è fatta sottomettere da una società che vedeva la figura della donna accanto al focolare a prendersi cura solo della famiglia. Lei è una delle pittrici della storia che è riuscita a emergere nonostante una società che non accettava la libertà e l’affermazione della donna.
Con la sua pittura esaltò la femminilità, i bambini e i paesaggi.
Libri di Aprile 2022
TRAMA Una ragazza viene trovata, nascosta in una stanza segreta, all’indomani di un terribile delitto avvenuto a pochi metri da…
Segnalazione: “Vincere perdendo” di Marco V. Ambrosi
La squadretta del paese era nata per caso, così come erano nate le tante avventure di un gruppo di amici, tra giornate a scuola, bagni al mare, partite di calcio, nuovi incontri e primi amori. Davide, il più timido ma il più bravo con la palla, dopo quasi trent’anni torna, ancora e come ogni estate, nel suo paese perso tra il mare e le colline calabresi: Montalbano Calabro.
“I fiori di Monaco” La saga di Ilse di Carolina Pobla
Carolina Pobla torna in libreria con una nuova saga familiare in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. La storia di una famiglia che deve rimanere unita contro ogni avversità, affrontando le tempeste a testa alta. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.
Recensione “Filosofia dell’ incontro” di Charles Pèpin
Un libro che mi ha attirata fin dal primo istante: l’ho trovato molto educativo e mi ha fatto riflettere sui molteplici aspetti “dell’incontro”.
Recensione “L’ album di famiglia” di Valentina Olivastri
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura della Olivastri, fluido, intrigante, semplice e leggero tanto che l’ho divorato in pochissimo tempo. Inoltre l’inserimento di frasi in dialetto toscano le ho apprezzate davvero molto 😍 è bello preservare i dialetti e riportarli nella scrittura.
Recensione “Raffaello” Un Dio mortale di Vittorio Sgarbi
Il saggio fa iniziare questo viaggio nell’arte partendo da Giovanni Santi, il padre di Raffaello, Piero della Francesca e il Perugino perché sono coloro che formeranno il futuro genio dell’Urbinate per poi proseguire prendendo in considerazione anche il genio del Rinascimento per eccellenza, Leonardo Da Vinci. È studiando l’artista toscano (anzi è probabile che i due si siano anche incontrati mentre entrambi alloggiavano a Firenze) che Raffaello inizia a realizzare i suoi famosi ritratti, come quelli dei Montefeltro, ed è qui che l’autore inizia a parlare del Divino Raffaello: partendo da un artista-base, il Sanzio ne migliora lo stile rendendolo più vicino al vero, come se fosse un Caravaggio del Rinascimento, dando inizio al manierismo.