Poche case, qualche pietra sporgente e un curvone da cui si vede il tramonto. E’ questo il paese dove sono nate Lucetta e Lia, tra i ritmi lenti della Valle di Comino, sul finire dell’ Ottocento. Ma è di un altrove più affascinante che sognano ogni giorno, mentre salgono alla fonte a prendere l’acqua. A Roma, si dice, girano dei pittori che cercano proprio loro, delle giovani ciociare da ritrarre, olio su tela.
Intanto Lucetta e Lia condividono tutto, si raccontano l’amore, inventano un futuro.
E piano piano, l’urgenza di quel viaggio cresce con loro, con la curiosità e l’esuberanza dell’ adolescenza. Finchè una notte lasciano il mondo che conoscono e si incamminano sul sentiero di una nuova vita.
Etereo, sensibile, raffinato: Maria Rosaria Valentini ha creato un linguaggio di rara eleganza, capace di riconoscere le più piccole increspature dell’ animo, riandare all’ origine dei sentimenti, raccontare lo sradicamento, i desideri, le inquietudini.
Dipingerli quasi. Inchiostro su carta.
“Lucetta non riuscì a frenarsi. Chiese. Aveva bisogno di sapere dell’amore. Lia non smise di ridere. Non c’era niente da sapere, informò. Perchè dell’amore dubitava parecchio.”
Maria Rosaria Valentini, è originaria della Valle di Comino ed è cresciuta a Rpma dove si è laureata in Germanistica. Oggi vive in Svizzera. Fra le sue pubblicazioni: “Quattro mele annurche” ( Gabriele Capelli Editore) “Mimose a dicembre” (Keller), Magnifica e Il tempo di Andrea (Sellerio), la raccolta di poesie “E il sonno non ha buio” ( Giulio Perrone Editore).
Con Magnifica ha vinto il Premio “Onor d’ Agobbio” Città di Gubbio nel 2016 e il premio “Biblioteche di Roma” nel 2017. Il romanzo è stato inoltre pubblicato in Francia e in Germania.