Recensione “Il profanatore di tesori perduti”

Gerusalemme è appena caduta nelle mani dei cavalieri crociati quando, in un affollato caravanserraglio vicino ai sobborghi del Cairo, giunge un uomo avvolto dal mistero. È alla ricerca di un’antica città sotto la quale – così narra la leggenda – si nasconderebbe un inestimabile tesoro. Molto poco si sa di lui, se non che il suo nome è Sufrah e che, attraverso l’arte divinatoria della geomanzia, domina le menti umane e sottomette gli spiriti maligni. Nel viaggio lo accompagna Alif, un giovane servo dal passato di ladro, sul quale ricadranno inaspettatamente le sorti della spedizione. Raggiungere le rovine maledette di Zarzourah si rivelerà un’insidiosa caccia al tesoro, capace di attirare uno sciame di avventurieri: infidi cammellieri, spie cristiane, sicari della setta degli assassini. Ambientata nel deserto egiziano, uno dei luoghi più inospitali del Medioevo, questa storia dal sapore esotico fa rivivere un mondo affascinante, in cui, attraverso personaggi dall’ammaliante bellezza, risuonano gli echi di meravigliose, antiche culture

“Il profanatore di tesori perduti”
Autore: Marcello Simoni
Casa Editrice: Newton Compton
Genere: Romanzo storico
data di pubblicazione: 27 giugno 2023
pagine: 336

𝐿𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑖 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 …
Una storia che parte da un enigma inciso su una pietra:
𝐷𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜.
𝐴𝑙𝑡𝑟𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑎𝑑𝑢𝑡𝑖.
𝐸 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜𝑣𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑙𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑎𝑣𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑎𝑝𝑟𝑒.

Un enigma che porterà alla scoperta di un tesoro che in tanti desiderano.
“Chiunque abbia concepito questo enigma conosceva i segreti degli antichi egizi”.
Misteri, tesori nascosti, avventura e antico Egitto sono tutti ingredienti che fanno ben pensare e che amo trovare nei libri.

Un libro che all’inizio ho faticato ad apprezzare perché l’ho trovato un po’ lento per i miei gusti. Verso la fine devo ammettere che mi ha preso di più, perché ci troviamo proprio nel pieno dell’avventura e la storia diventa più dinamica e movimentata.

La lettura è davvero molto scorrevole e si legge con estrema facilità. Molto particolare è sicuramente l’utilizzo di parole in dialetto arabo e di immagini create direttamente dallo scrittore che rendono il libro più particolare e piacevole, anche se a volte ho faticato a comprendere il significato di alcune parole e quindi avrei preferito più sottotitoli.

Di Marcello Simoni avevo già letto “il castello dei falchi neri” e mi era piaciuto tantissimo, quindi avevo grandi aspettative. Lo stile di scrittura continua a piacermi molto, però purtroppo ho trovato la storia un po’ deludente. Non è stata una brutta lettura ma mi aspettavo più avventura e dinamicità 🤷🙈

Ringrazio la Casa Editrice per la copia del romanzo

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Author: Giorgia