Recensione “I quaderni botanici di Madame Lucie” Il Potere Curativo della Natura nel Romanzo Delicato del Dolore”

“I quaderni botanici di Madame Lucie”
Autrice: Mélissa Da Costa
Traduzione di: Elena Cappellini
Titolo originale: Les Lendemains
Casa Editrice: Rizzoli
data di pubblicazione: 14 giugno 2022
pagine: 294

Fuori è estate, un luminoso e insopportabile luglio, ma per Amande Luzin la casa che ha preso in affitto nella campagna francese dell’Auvergne è un rifugio: finestre sbarrate, buio e silenzio. Lontana da tutto e tutti è qui che ha deciso di ritirarsi dopo la morte improvvisa del marito e della bambina che portava in grembo, intende vivere senza aprire mai le imposte, senza l’interferenza della luce. Una vita che scorre sempre uguale finché, un giorno, non trova alcuni appunti lasciati dalla vecchia proprietaria di casa, Madame Lucie: indicazioni semplici ma estremamente dettagliate per la cura del giardino. Amande ha trent’anni, è una donna di città, non ha mai indossato un paio di stivali di gomma, eppure è attratta da quelle istruzioni e prova a prendersi di nuovo cura di qualcosa, ad andare all’esterno. Dal primo seme piantato spunta un germoglio, e così nella vita di Amande, in una palude di dolore, sboccia una piccola promessa di futuro. Un romanzo sul dolore dai toni lievi e delicati, una storia di rinascita grazie alla forza della natura, un libro commovente e pieno di speranza.

“Non ci sono più ore. Non ci sono più date. Ormai esistono solo dei prossimamente, dei più tardi. Niente giorni, e nemmeno notti. Solo io in questa silenziosa, e il mio dolore.”

Amande Luzin, giovane e coraggiosa, attraversa un periodo di oscurità e struggente difficoltà a causa della perdita che ha subito, un’esperienza che la segna profondamente e che le fa prendere la decisione di lasciare la città . Sfugge da un passato dolorosissimo e si rifugia in una casa situata nella campagna francese dell’ Auvergne dove grazie a dei quaderni appartenuti a Madame Lucie trova la forza per andare avanti e di trasformare la sua sofferenza.

“Hanno abbandonato il mio mondo all’improvviso, tutti e due, la stessa notte, e a partire da quel momento quel mondo, il mondo in cui mi muovevo, respiravo, mi svegliavo da ventinove anni, quel mondo non esiste più.”

Le pagine di questo romanzo raccontano la storia di Amande e della sua perdita, una storia di guarigione e trasformazione. Il posto si rivela essere il catalizzatore della sua crescita interiore, un terreno fertile per la riflessione e la guarigione.

“Per fortuna, non sono più davvero sola da quando il gatto grigio ha deciso di stabilirsi a casa mia. E’ una presenza piacevole. Adesso ho un motivo per parlare ad alta voce.”

“I quaderni botanici di Madame Lucie”è un’esperienza letteraria terapeutica, una fonte di ispirazione che tocca le corde più intime. L’autrice ha creato un mondo che si insinua nei cuori dei lettori, spingendoli a cercare occasioni di crescita e arricchimento sia spiritualmente che fisicamente.

Il romanzo si muove con grazia tra le pieghe del dolore, rivelando il suo lato più tenero e autentico. L’autrice si addentra nelle profondità dell’anima umana, rivelando il potere terapeutico che può scaturire dall’interazione con la natura. La cura di un orto o l’immersione nella bellezza della terra si trasforma in un balsamo per l’anima, una medicina preziosa che allevia il peso del dolore.

“Non so se il tempo sia trascorso velocemente o lentamente. A volte ho la sensazione che siano passati anni, ma è perchè con l’incidente sono stata catapultata in un altro mondo. Ho cambiato dimensione spazio-temporale e persino galassia. Altre volte invece mi sembra vicino…”

La trama avvincente di questo romanzo ci ricorda il legame ancestrale tra l’essere umano e la Natura. L’impegno della protagonista per il suo orto rappresenta il suo urgente bisogno di trovare scopo e significato nella sua esistenza. Curare la vita nascente le conferiscono una profonda gratificazione.

“Sto bene qui. (…)
… non è solo una casa, ma un universo a parte quello che mi sono costruita, un mondo fatto di alberi colorati, di candele al chiaro di luna, pini sacri e piccoli e gioiosi riti funebri. Non le dico che qualunque cosa faccia qui trabocca di significato: i rituali per i morti e la vita che coltivo nell’orto, come hanno fatto gli uomini per migliaia di anni.”

“I quaderni botanici di Madame Lucie” è un richiamo alla bellezza celata nei luoghi più impensati, una melodia che canta la resilienza del cuore umano e la generosità della Natura. Questo romanzo non solo tocca il cuore del lettore, ma lo avvolge con la promessa che, anche nelle notti più buie, la vita ha il potere di risplendere con sorprese inaspettate. Immergetevi in questo giardino di speranza e scoprite che, anche nei momenti più difficili, la vita sa regalare fiori di rinascita.

Consigliatissimo a chiunque cerchi una lettura coinvolgente e profondamente emozionante.

  • Lascia andare
  • Celebra
  • Condividi
  • Lascia andare

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.