Recensione “Giù nel cieco mondo”

Annis è una giovane schiava di casa in una piantagione della Carolina. Nipote di una guerriera africana e figlia di uno stupro, di giorno si dedica a estenuanti faccende domestiche e origlia le lezioni sull’Inferno dantesco impartite alle figlie del padrone, le sue sorellastre; di notte scappa nel bosco con sua madre da cui impara l’arte del combattimento, così da difendersi in un mondo costruito per distruggerla. Ma la madre viene venduta e Annis si trova da sola e senza protezione, mentre con Safi scopre la sensuale dolcezza del primo amore. Quando il padrone decide di sbarazzarsi di lei, Annis viene venduta e con altri schiavi condotta in viaggio verso New Orleans. In questa terribile marcia, incontra lo spirito di una sua antenata, Aza, un angelo custode imperioso ed enigmatico che sembra volerla aiutare a fuggire. Jesmyn Ward torna con un nuovo romanzo che richiama nel titolo il quarto canto dell’Inferno di Dante. Come il grande poeta, anche Annis dovrà scendere sempre più in fondo, nel cuore di tenebra della schiavitù in America, lottando per la propria vita, per la speranza. Giù nel cieco mondo è un romanzo feroce e fiabesco, dove l’allegoria si riflette nell’amore di una madre e una figlia, nei legami da sciogliere e mantenere, nella ricerca incessante della libertà che sfida uomini e spiriti, natura e destino.

” Ricordalo anche tu. Non hai bisogno dell’avorio e nemmeno delle lance. In questo mondo, la tua arma sei tu.”

“Giù nel cieco mondo” di Jesmyn Ward, edito da NN Editore, è un romanzo avvincente e struggente che ci immerge nei meandri oscuri della schiavitù nell’America del passato. La protagonista, Annis, è una giovane schiava il cui destino è stato plasmato dalla violenza e dalla segregazione. Figlia di uno stupro e nipote di una guerriera africana, Annis è costretta a svolgere estenuanti faccende domestiche nella piantagione in cui è cresciuta.

“Mamma è sempre stata una donna nasconde un cuore tenero: una donna che mi racconta storie in un sussurro di foglie, una donna che brucia come una lanterna allo zolfo per guidarmi nel buio del mondo, una donna che mi fa un regalo ogni mese, quando si sguaina per insegnarmi a combattere.”

Il romanzo si snoda tra la dura realtà della schiavitù e il mondo onirico in cui Annis cerca rifugio durante le notti. La sua relazione con Safi, il primo amore, aggiunge una dolcezza struggente alla narrazione, contrastando con la crudeltà del suo ambiente.

“I Georgiani prendono uomini, donne e bambini mentre vanno al lavoro. I Georgiani separano quelli da vendere. Sono venuti per mettere in marcia la mercanzia fino a New Orleans.”

La storia prende una piega drammatica quando Annis, dopo la vendita di sua madre, si ritrova sola e priva di protezione. L’incontro con lo spirito della sua antenata, Aza, aggiunge un elemento mistico al racconto, con Aza che sembra guidarla attraverso le difficoltà e offrire una speranza di fuga.

“Vorrei che fosse qui per poterle chiedere di Aza, delle storie che Aza racconta. Vorrei che fosse qui per poterle chiedere perchè non mi ha mai parlato di Aza, perchè mi ha detto che il mondo era impregnato di Spiriti ma non mi ha mai parlato di quello che conosceva. Vorrei che fosse qui per poterle chiedere se devo fidarmi di Aza.”

L’ autrice dipinge un quadro agghiacciante sul sistema schiavista, evidenziando le disumanizzanti marce dei gruppi di schiavi verso New Orleans. La storia è impreziosita da legami familiari, dalla ricerca incessante della libertà e dall’amore che sfida ogni avversità.

“Ero sopra la piantagione: su, su in alto, e guardavo giù. La gente schiavizzata dalla signora era nuda, china nei campi, in casa, nella raffineria dello zucchero, nelle stalle, nei magazzini e nei capanni. Erano chini e davano, davano, cedevano alla terra frammenti di pelle, rivoli di sudore, sangue da tagli e squarci, vomito dalle bocche alla terra.”

“Giù nel cieco mondo” è un romanzo che affronta tematiche difficili, come la schiavitù e l’ingiustizia.
L’ autrice offre una prospettiva unica attraverso gli occhi di Annis, trasformando la sua storia in un’opera letteraria che colpisce nel profondo. Un libro che, nonostante la crudezza dei temi trattati, è una testimonianza toccante di resilienza e speranza.

Una lettura straordinaria, un’opera potente che invita a riflettere sulla storia americana e sulla capacità dell’amore e della determinazione di resistere alle tenebre.

“Voglio camminare in un mondo fatto da ME”

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.