Recensione “Come il fiume” di Shelly Read

“Come il fiume”
Autrice: Shelley Read
Traduzione di: Maria Elisabetta De Medio
Casa Editrice: Corbaccio
data di pubblicazione: 5 settembre 2023
pagine: 308

Il ritorno del grande romanzo americano

«Con delicatezza e precisione, Shelley Read evoca i paesaggi dell’aspro e incontaminato Colorado e insieme quelli tormentati dei cuori dei suoi protagonisti. Un grande esordio.»
KIRKUS

1948, Iola, Colorado. Victoria Nash è una ragazza di diciassette anni che aiuta la famiglia a coltivare le pesche sulla riva del fiume Gunnison. In una luminosa giornata autunnale, uno sconosciuto dagli occhi scuri come un’ala di corvo si ferma per chiederle la strada. Il modo in cui lei sceglie di rispondere segnerà il destino di entrambi: è un incontro, il loro, che accende tanto la passione quanto il pericolo. E quando la tragedia li colpisce, Victoria decide di abbandonare la vita che conosce e di fuggire in montagna per proteggere se stessa e il segreto che porta con sé. Col passare delle stagioni riuscirà a trovare la forza per ricostruirsi e andare avanti anche grazie all’amicizia con donne forti e coraggiose come lei, seppure diversissime.
Come il fiume è una storia di resilienza femminile di fronte alla perdita, alla sofferenza dell’amore, al sacrificio del cambiamento. Shelley Read esplora nel suo romanzo d’esordio che cosa significa condurre la propria vita come se fosse un fiume, raccogliendosi e scorrendo, e trovando sempre una via d’uscita.

La giornata d’autunno era cominciata come di routine, con il porridge e le uova che avevo servito agli uomini per colazione. Non avevo notato nulla di diverso mentre sistemavo la casa e mi prendevo cura dei docili animali nei loro recinti, riempivo due ceste di pesche tardive all’aria fredda del mattino ed effettuavo le consegne giornaliere trainando lo sgangherato carretto con la mia bicicletta per poi tornare a casa a preparare il pranzo. Ma ora so che lo straordinario si nasconde dietro l’ordinario, come il mondo profondo e misterioso sotto la superficie del mare.

“Come il fiume” è un romanzo straordinario, scritto dalla talentuosa autrice esordiente Shelley Read, che porta i lettori in un viaggio attraverso una storia di amore, sofferenza e rinascita.

“Come il fiume” di Shelley Read ci trascina in una vibrante odissea attraverso il Colorado del 1948, un viaggio intriso di passione e pericolo. Nella splendida cornice di Iola, incontriamo Victoria Nash, una giovane di diciassette anni, la cui vita tranquilla tra pesche e il fiume Gunnison viene sconvolta da un incontro inaspettato. La scelta che Victoria fa in quel momento cambierà il destino di entrambi, catapultandoli in una spirale di passione e tragedia.
Victoria è un personaggio di straordinaria forza, e il suo percorso è una testimonianza di come si può affrontare la perdita, la sofferenza e il cambiamento con coraggio. La trama ci guida attraverso le diverse stagioni, un simbolo della ciclicità della vita stessa.

Come se percepisse il mio sguardo, all’improvviso si voltò e mi rivolse un sorriso, abbagliante sul suo viso sporco. Sussultai per essere stata sorpresa a guardarlo. Un brivido di calore mi solleticò il collo. Si toccò di nuovo il berretto, si voltò e continuò a camminare. Pur non vedendolo in faccia, ero quasi certa che stesse ancora sorridendo. (…)
Eravamo un enigma, in effetti, questo ragazzo e io. Un enigma che recitava così: chi ha il destino legato a quello di un altro? Risposta: marionette appese allo stesso filo.

Quando la tragedia la colpisce, Victoria prende una decisione radicale: abbandona la sua vita precedente e fugge sulle montagne, portando con sé un segreto che non può permettere di essere svelato. Nel corso delle stagioni, la ragazza scopre la forza per ricominciare grazie all’amicizia con altre donne forti e coraggiose, ognuna diversa dall’altra ma tutte unite dalla determinazione di affrontare la vita con risolutezza.

Per quanto cerchiamo di convincerci del contrario, i momenti del nostro divenire non si possono cogliere con cura come una pesca matura e succosa dal ramo. Negli infiniti tentativi di trovare noi stessi, mietiamo quanto ci viene dato.

L’autrice, Shelley Read, fa il suo debutto letterario con questa toccante narrazione. Esplora con maestria l’idea di vivere la vita come un fiume, fluendo attraverso le sfide, trovando sempre una via d’uscita. La sua prosa è nitida e coinvolgente, in grado di catturare l’essenza di situazioni e personaggi con una delicatezza straordinaria.

Quando quella mattina avevo lasciato la fattoria ero una ragazza qualunque in un giorno qualunque. Non ero ancora in grado di riconoscere cosa fosse cambiato in me, ma sapevo che stavo tornando a casa diversa.

“Come il fiume” è un romanzo che affonda le radici nella resilienza femminile, nelle amicizie forti e nelle storie di vita che sfidano il destino. È un viaggio appassionante che celebra la forza dell’animo umano di fronte alle avversità.
Una lettura imperdibile che catturerà il cuore di chiunque ami storie profonde e coinvolgenti.

Shelley Read è nata e cresciuta in Colorado, nelle Elk Mountains, dove la sua famiglia abita da cinque generazioni. È laureata in Lettere presso l’Università di Denver e in Scrittura Creativa presso il Temple University Graduate Program. Da tre decenni insegna scrittura, letteratura e studi ambientali presso la Western Colorado University, e ha contribuito a istituire un master in Environment & Sustainability e un programma di supporto per studenti a rischio e di prima generazione. Collabora con periodici, riviste letterarie e accademiche. Come il fiume, il suo primo romanzo, è ispirato al paesaggio da cui proviene ed è in corso di pubblicazione in trenta paesi.

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito i seguenti corsi di formazione: "Lettura e benessere personale come rimedio dell'anima" " Avvicinare i bambini alla lettura con i racconti di Gianni Rodari"