Secondo una leggenda che si tramanda di generazione in generazione, esistono delle speciali caramelle al limone che possono guidarci sul sentiero giusto, mostrandoci le strade che abbiamo scelto di non percorrere. Lolly, trentatré anni, si sente persa e insoddisfatta. Per questo la saggia zia Gert le appoggia sul palmo della mano tre caramelle a forma di spicchio cosparse di zucchero, insieme a poche, semplici istruzioni: scartarle prima di andare a letto, sorbirle lentamente fino alla fine e appoggiare la testa sul cuscino. Un po’ scettica ma anche curiosa, Lolly segue le indicazioni. Così, all’improvviso, si trova catapultata in un ristorante tutto suo sulla costa inglese. La notte successiva, invece, incontra la madre come se non fosse mai scomparsa, e quella dopo ancora ha una famiglia con il suo primo amore. Ogni volta fa sogni così vividi da sembrare più un’alternativa possibile che il prodotto della sua immaginazione. Ma questi scenari durano il tempo di una caramella e a tutti manca qualcosa, perché ogni scelta comporta una rinuncia. Forse, però, la zia non voleva farle vivere un sogno. Forse, il suo era un invito a osservare il presente con occhi diversi. Perché le nostre scelte passate possono sembrare un po’ aspre, come le caramelle al limone, ma il retrogusto è dolce se troviamo dentro di noi la forza per cambiare il futuro. Una storia di scelte, dove il passato è lo specchio per costruire un futuro più felice. Perché i sogni possono diventare reali e durare più di una caramella. Basta essere capaci di non indugiare nei ricordi e avere il coraggio di riprendere in mano la propria vita.
‘So che potresti non credermi: quando uno è giovane è convinto che l’amore sia in grado di superare qualsiasi ostacolo, ma la verità è che a volte tu puoi amare moltissimo una persona, ma nonostante questo è impossibile costruire una vita insieme. A volte la forza dell’amore non basta. A volte devi amare così tanto una persona da riuscire a lasciarla andare.’
‘Cosa sarebbe successo se avessi fatto altre scelte, se avessi preso una strada diversa da quella che ho intrapreso?’
Ve lo siete mai chiesti? Molto probabilmente sì, anche se non possiamo darci delle risposte certe. Ci siamo posti queste domande in un momento in cui si pensa al proprio percorso, alle nostre scelte o nel caso in cui abbiamo dei rimpianti/rimorsi non realizzati. Possiamo solo ipotizzare come sarebbero andate le cose e immaginare una vita diversa, con esperienze diverse e conseguenze altrettanto diverse.
Sappiamo che tutte le nostre scelte comportano dei sacrifici, hanno obiettivi diversi e, inevitabilmente, bisogna rinunciare sempre a qualcosa per raggiungere un determinato scopo.
Nel libro di Rachel Linden “Alla fine di una caramella al limone”, la protagonista Lolly si pone queste domande perché ritrova, in un vecchio diario, una lista di obiettivi che si era prefissata quando era una bambina e si rende conto che, arrivata a 30 anni, non ne ha realizzato neanche uno. Si sente sconfortata, specialmente perché la vita l’ha messa a dura prova da quando ha perso sua madre prematuramente, colei che dava una forza incredibile ad ogni membro della sua famiglia.
Ed è qui che viene la parte più fantasiosa: la sua prozia Gert le dà 3 caramelline “magiche” al limone che permettono a chi le mangia di vivere un giorno della loro vita se avessero fatto delle scelte diverse. Come funziona? Basta pensare ad un rimpianto/rimorso, mangiare la caramellina e addormentarsi. Ci si sveglierà il giorno dopo nella vita “alternativa” e il giorno successivo si ritorna alla propria vita attuale. Ciò consente a questi “viaggiatori” di vedere come sarebbero andate le cose se in passato avessero fatto scelte diverse.
Lolly ha a disposizione solo 3 caramelle. Che rimpianti/rimorsi sceglierà? Cosa capirà con queste visioni e versioni diverse della sua vita? Si schiarirá le idee sulla sua attuale? Prenderà delle decisioni più concrete sul suo futuro? A voi scoprirlo.
E se queste caramelle esistessero davvero, le provereste? Cosa rimpiangete di non aver fatto in vita vostra? Siete contenti delle vostre scelte o vorreste dare un’occhiata rapida alle vostre diverse versioni di vita e vedere come sarebbe andata?
Un libro molto piacevole e scorrevole che ho terminato in soli 3 giorni ma vi assicuro che vi farà riflettere tantissimo sulla vostra vita e le scelte che avete fatto durante il corso della stessa. Vi farà pensare inoltre alle scelte che potreste fare per il vostro futuro.
Non mi aspettavo un finale del genere (che non vi spoilero e che dovrete scoprire voi 😉) ma ho apprezzato la visione positiva o “happy ending” con cui la scrittrice ha scelto di terminare il racconto. Mette senz’altro di buon umore e crea delle belle e ottimiste speranze per il futuro di tutti.
Nella parte finale del libro l’autrice pone alcune domande al lettore riguardanti sia la storia appena letta sia sulla vita degli stessi lettori, invitandoli ad una specie di autoanalisi su sé stessi attraverso i temi trattati nel suo romanzo.
<<Ci ho messo un bel po’ per capire finalmente la verità. A volte le cose non vanno come avevamo sperato, nonostante le nostre migliori intenzioni. Quando le cose finiscono male, devi smetterla di incaponirti. È inutile cercare di tener duro a tutti i costi, tentando di cambiare il passato per far sì che le cose brutte non accadano. Ormai sono successe, e non ci puoi più far niente. Non puoi restare legata alla visione del futuro che avresti voluto avere, all’idea che le cose dovessero andare come volevi tu. Devi lasciare che il presente sia quello che è: in pezzi, imperfetto, doloroso, ma reale.>>’