Recensione “Può sempre succedere”

Quando arriva la notizia che la giovane Lennie è stata assassinata, il villaggio in cui la tragedia è avvenuta resta paralizzato, tra l’incredulità e il terrore. A soffrire più di chiunque altro è Tess, l’amica del cuore di Lennie, che la notte dell’aggressione era in un capanno sulla spiaggia con il marito di lei. Mentre le indagini della polizia fanno vanamente il loro corso, il mondo prosaico di Tess d’un tratto si sgretola. Complice anche l’arrivo da fuori di un giovane psicologo. E quello che pochi attimi prima era una solida ancora – l’amore dei figli, la relazione col marito, la vita quotidiana – diviene per Tess il sigillo del proprio fallimento.

“Può sempre succedere” è il romanzo d’esordio dell’autrice Julie Myerson, pubblicato in Italia nel 2005 da Einaudi editore.

“In genere si pensa che quando la gente viene accoltellata, caschi semplicemente a terra morta. Beh, non è così.”

Un paesino tranquillo è messo in subbuglio dopo la scoperta del cadavere di una donna, gli abitanti iniziano ad aver paura e a sentirsi in pericolo.
Tess ancora non crede alla notizia che ha appena ricevuto: la sua migliore amica è appena stata trovata morta in un parcheggio. I ricordi di una vita le affiorano alla mente e la fanno precipitare nell’angoscia.
Tess entra in crisi , i punti fermi della sua vita iniziano a vacillare.

“Tutto quel che mi faceva piacere, che faceva parte della mia bella, irreprensibile e normalissima vita, è scomparso. Sono impaziente. Tutto ciò che è normale – i trimestri a scuola, i pasti in famiglia – ha perso la sua dolcezza e il suo fascino, è diventato solo qualcosa che si deve fare. Fino a quando non riesco a svicolare e a restarmene da sola con i miei sentimenti.”

Tess non si dà pace, trascorre le ore della giornata fuori casa, si divide tra il lavoro e l’aiuto alle indagini che brancolano nel buio
La donna sentendosi soffocata dai quattro figli e il marito  cerca conforto tra le braccia di un altro uomo, e proprio in quella notte quando decide di non sottostare  alle regole e di concedersi  di fare una sciocchezza  , succede qualcosa , qualcosa di agghiacciante che riguarda tutta la sua famiglia e che lei non si perdonerà mai!

“Le nostre vite sono intorno a noi. Adesso lo so. L’ inizio e la fine delle nostre vite: alcune legate strette strette,  pulsanti, inconoscibili, altre libere di volare.
Il tempo è un’invenzione. In realtà tutto avviene nello stesso momento. Adesso lo so. E’ tutto lo stesso: vita, morte, di nuovo vita.”

“Può sempre succedere” è un thriller psicologico che alle prime pagine confonde, ma che inizia a prendere un ritmo incalzante appena si entra nel vivo della vicenda e da lì scatta la voglia di scoprire cosa succede.
L’autrice è molto brava a tenere il lettore incollato alle pagine e a far credere di essere arrivati al risvolto della storia, ma proprio in quel momento succede qualcosa che lascia davvero disorientati.
Io non amo molto i thriller, chi mi segue lo sa, ne leggo davvero pochi, forse uno in un anno, questo l’ ho acquistato al mercatino dei libri usati al prezzo di un euro e cinquanta centesimi e conquistata dalla trama e dalla copertina ho deciso di uscire dalla mia zona confort e di buttarmi in una lettura che mi è davvero piaciuta molto.
Una storia che tiene con il fiato sospeso….

“Può sempre succedere”
Autrice: Julie Myerson
Traduzione di: Angela Tranfo
Casa Editrice: Einaudi
data di pubblicazione: 5 luglio 2005
Genere: thriller
pagine: 296
prezzo: 10,97 euro

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito i seguenti corsi di formazione: "Lettura e benessere personale come rimedio dell'anima" " Avvicinare i bambini alla lettura con i racconti di Gianni Rodari"