Recensione “La saga dei Borgia” Un solo uomo al potere

“La saga dei Borgia” Un solo uomo al potere
Autore: Alex Connor
Traduzione di: Alice Benassi
Casa Editrice: Newton Compton
Genere: Storico
data di pubblicazione: 10 marzo 2022
pagine: 343
prezzo: 9,40 euro

I Borgia sono al culmine del loro potere. Sono in molti a temere la loro ambizione, avidità e violenza. In pochi osano sfidarle: solo personalità come il vendicativo cardinale Della Rovere, il grande re Carlo VIII e il fanatico Savonarola. Circondato dai nemici, papa Borgia si affida al suo spietato e carismatico figlio Cesare, che tuttavia non intende farsi ingabbiare nel ruolo di cardinale. Mentre Lucrezia cerca di sottrarsi al matrimonio con un rampollo degli Sforza e Carlo VIII si prepara a invadere l’Italia per soggiogare Alessandro VI, i tumulti nelle strade di Roma arrivano a minacciare il Vaticano. E quando il papa decide di promuovere l’arrogante figlio Juan a capo dell’esercito pontificio, la rivalità tra i fratelli raggiunge picchi pericolosi. L’errore di giudizio di Alessandro VI sarà così grave da scatenare un vero bagno di sangue: un disastro che travolgerà ogni cosa, sia dentro che fuori le mura del Vaticano.

Continua la lettura della trilogia “La saga dei Borgia” di Alex Connor con il secondo capitolo “Un solo uomo al potere” dove non mancano le descrizioni cruenti come le scene di battaglie caratterizzate da una tinta cremisi oppure la descrizione della peste che infuria su Napoli.

Ma a Roma Papa Alessandro VI, ossia Rodrigo Borgia, continua a dedicarsi ai piaceri mondani ma soprattutto a quelli carnali intrattenendosi con la bella Giulia Farnese o la principessa Sancha di Napoli ma non disdice nell’avere accanto a sé i suoi quattro figli preferiti.

Tuttavia tra Cesare e Juan continua a non scorrere buon sangue e la situazione degenera quando Juan viene scelto come capo dell’esercito pontificio dove non solo viene sbeffeggiato dai suoi soldati ma mostra tutta la sua codardia scappando nel mezzo della battaglia; la vera mente strategica infatti è Cesare, accompagnato dal suo fidato mercenario Michelotto; in questo secondo romanzo vediamo sviluppata la sua storia d’amore con Taddea di Becco, la bella sorellastra del Pinturicchio, il piccolo pittore descritto con i tratti scimmieschi ma di grande talento tanto da dipingere gli appartamenti papali.

Nel mentre anche gli altri due fratelli Borgia, Lucrezia e Joffrè, iniziano a mostrare i loro tratti caratteriali: una inizia a lasciarsi alle spalle l’innocenza dell’infanzia per diventare una donna sicura di sé, astuta ed perspicace; l’altro, invece, stanco della gelosia che lo divora a causa della liaison tra Sancha di Napoli, la sua bellissima sposa, e Juan decide di prendere la situazione in mano chiedendo aiuto a Michelotto.

Lo stile di scrittura della Connor continua a non deludere il lettore: descrittivo, semplice e coinvolgente. Le scene di battaglia non sono per nulla noiose, anzi tutt’altro, in quanto il lettore riesce a “vedere” e “sentire” la frenesia e l’azione che caratterizzano le scene. La preparazione storica dell’autrice continua a caratterizzare la stesura del romanzo sia nella caratterizzazione dei personaggi sia nel descrivere alcuni episodi che caratterizzarono il Rinascimento italiano.

Tuttavia, questi contrasti che avvengono all’interno della famiglia Borgia vengono alleggeriti dalla presenza di Vannozza Cattanei, l’unica che sa portare un po’ di serenità, soprattutto al figlio Cesare tramite i suoi saggi consigli.

Come il predecessore, anche il secondo capitolo è diviso in libri dove una voce narrante introduce il lettore su quello che andrà a leggere ma facendo anche un piccolo recap senza mancare di aggiungere una sua riflessione.

A presto con la recensione del terzo e ultimo capitolo ossia “Fine di una dinastia“.

VOTO 5/5

Author: La redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *