Recensione “Il cognome delle donne” di Aurora Tamigio

“Il cognome delle donne”
Autrice: Aurora Tamigio
Casa Editrice: Feltrinelli
data di pubblicazione: 4 luglio 2023
pagine: 416

All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di fiori che rispuntano sempre, di frutti buoni contro i malanni, di legno resistente e spinoso. Al padre e ai fratelli, che possono tutto, non si piega mai sino in fondo. Finché nel 1925 incontra Sebastiano Quaranta, che “non aveva padre, madre o sorelle, perciò Rosa aveva trovato l’unico uomo al mondo che non sapeva come suonarle”. È un amore a prima vista, dove la vista però non inganna. Rosa scappa con lui, si sposano e insieme aprono un’osteria, che diventa un punto di riferimento per la gente dei quattro paesi tutt’intorno. A breve distanza nascono il bel Fernando, Donato, che andrà in seminario, e infine Selma, dalle mani delicate come i ricami di cui sarà maestra. Semplice e mite, Selma si fa incantare da Santi Maraviglia, detto Santidivetro per la pelle diafana, sposandolo contro il parere materno. È quando lui diventa legalmente il capofamiglia che cominciano i guai, e un’eredità che era stata coltivata con cura viene sottratta. A farne le spese saranno le figlie di Selma e Santi: Patrizia, delle tre sorelle la più battagliera, Lavinia, attraente come Virna Lisi, e Marinella, la preferita dal padre, che si fa ragazza negli anni ottanta e sogna di studiare all’estero. Su tutte loro veglia lo spirito di Sebastiano Quaranta, che torna a visitarle nei momenti più duri.

Lo sapete, vero, che il cognome delle donne è una cosa che non esiste. Portiamo sempre quello di un altro maschio.

Il cognome delle donnedi Aurora Tamigio è un viaggio coinvolgente attraverso il tempo e le storie di cinque generazioni di donne. La trama si sviluppa dall’Italia degli anni ’60 agli anni ’80, offrendo ai lettori un’opportunità unica di immergersi in un mondo passato.

“Il padre di Rosa, Pippo Romito, diceva sempre che “a fimmina è comu ’a campana: si ’un ra scotuli ’un sona”

Il romanzo si apre con la storia di Rosa, una ragazza cresciuta in una società patriarcale, dove il ruolo delle donne è rigidamente definito. La sua ribellione contro queste aspettative sociali segna l’inizio di una saga familiare che attraversa il secolo. Il suo coraggio e la sua fuga con Sebastiano Quaranta nel 1925 aprono la strada a una serie di vicende che coinvolgeranno cinque donne, ognuna in una diversa epoca.

Non aveva padre, madre o sorelle, perciò Rosa aveva trovato l’unico uomo al mondo che non sapeva come suonarle.

L’ autrice dipinge questi personaggi femminili con grande maestria, dando loro vita, voce e personalità uniche. La narrazione è resa ancor più affascinante da una prosa fluida e da elementi linguistici che catturano il contesto culturale e storico dell’ambientazione siciliana, un ritratto avvincente delle sfide che le donne hanno dovuto affrontare nel corso dei decenni e delle lotte per emanciparsi dai loro ruoli socialmente assegnati.

Rosa, sul cuscino che ancora sapeva dei capelli di Selma, si era messa a pensare che forse non era male avere tirato su tre figli che non sapevano cosa fosse il sangue. Voleva dire che in vita loro, tutto sommato, ne avevano visto poco.

Il tema centrale del romanzo, la lotta per l’indipendenza e la realizzazione personale, è affrontato con grande sensibilità. Le donne nel romanzo devono combattere contro un sistema che cerca di controllarle e reprimere i loro sogni, ma trovano la forza di resistere.

Giù a valle le ragazze vestivano come volevano, guardavano la televisione e andavano in giro da sole. A lei, invece, toccava sempre obbedire e andare a prendere quel vino della malora. 

Una storia appassionante che tocca profondamente il cuore,ti cattura fin dalle prime pagine e ti fa affezionare a queste donne straordinarie. È un testo che riflette le sfide e le vittorie delle donne nel corso del tempo e ti fa sperare che ognuna di esse possa trovare la sua strada verso l’indipendenza e la felicità. Una lettura che non vorresti mai finisse, perché ti fa vivere le emozioni e le speranze di queste donne straordinarie.
Se sei un’appassionata di Saghe familiari è il romanzo che fa per te!
Buona lettura!

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.