Recensione del libro “Fino alla fine del tempo” Mente, materia e ricerca di significato in un universo in evoluzione di Brian Greene edito da Einaudi

“Fino alla fine del tempo”
Autore: Brian Greene
Traduzione di: Simonetta Frediani
Casa editrice: Einaudi
data di pubblicazione: 1 Dicembre 2020

pagine: 459

Nel tempo e nello spazio, il cosmo è sorprendentemente vasto, eppure è governato da leggi matematiche semplici, eleganti e universali. All’interno della linea temporale cosmica, la nostra era risplende ma è effimera. Un giorno, lo sappiamo, il genere umano scomparirà. E sappiamo che l’universo farà la stessa fine… Brian Greene accompagna i lettori in un viaggio mozzafiato dal Big Bang alla fine del tempo e ci invita a riflettere su cosa significhi l’inimmaginabile vastità che ci circonda. Ci mostra come, a partire dal suo ordinato stato originario, l’universo si sia inesorabilmente spostato verso il caos e tuttavia si siano contemporaneamente formati i pianeti, le stelle e le galassie: isole in un mare di disordine. I meccanismi biochimici, di mutazione e selezione, la vita animata, i neuroni, i dati della realtà e il pensiero si sono evoluti in una coscienza complessa, che a sua volta ha dato origine alle culture, ai miti, alla creatività artistica, alla scienza e a un’incessante ricerca di verità ed eternità. Nel più profondo futuro, la natura dell’universo minaccerà l’esistenza della materia stessa. Attraverso una serie di storie concatenate che spiegano i diversi strati intrecciati della realtà, dalla meccanica quantistica alla coscienza e ai buchi neri, Greene chiarisce la nostra origine, e ci offre un nitido quadro di dove ci troviamo in questo momento e qualche certezza in più su dove siamo diretti. Una prospettiva completamente nuova sul nostro posto nell’universo e su cosa significhi essere umani. «Nelle pagine che seguono, percorreremo la cronologia dell’universo, esplorando i principî fisici che producono strutture ordinate dalle stelle e dalle galassie alla vita e alla coscienza, in un universo destinato al decadimento. Prenderemo in considerazione argomenti che stabiliscono che, come gli esseri umani hanno una vita di durata limitata, così è anche per gli stessi fenomeni della vita e della mente nell’universo. In effetti, a un certo punto probabilmente nessun tipo di materia organizzata sarà più possibile. Esamineremo il modo in cui esseri autoriflessivi lottano con la tensione implicata dalla consapevolezza di questi fatti. Noi emergiamo da leggi che, per quanto ne sappiamo, sono eterne e tuttavia esistiamo per un tempo brevissimo. Siamo guidati da leggi che operano senza riguardo per la destinazione e tuttavia ci domandiamo costantemente dove siamo diretti. Siamo plasmati da leggi che non sembrano richiedere una motivazione di fondo e tuttavia siamo continuamente alla ricerca di significato e di scopo. In breve, esamineremo l’universo dall’inizio del tempo a qualcosa di simile alla sua fine e nel corso di questo viaggio esploreremo i modi straordinari in cui menti inquiete e inventive hanno reagito alla fondamentale transitorietà di ogni cosa e l’hanno illuminata»

‘È un contributo pregievole ma temporaneo. Come chiarirà il nostro viaggio nel tempo, la vita probabilmente è transitoria e tutta la comprensione emersa con la sua comparsa quasi certamente si dissolverà con la sua conclusione. […] Nella ricerca del valore e dello scopo della vita, pertanto, le uniche intuizioni pertinenti, le uniche risposte significative, sono quelle provenienti da noi stessi. Alla fine, nel nostro breve momento di gloria, il nostro nobile compito è trovare ognuno il proprio significato.’


Se tutto è destinato a finire, perché creiamo? Perché siamo spinti dalla voglia di conoscere, di porci domande e cercare risposte? Perché andiamo alla ricerca di uno scopo nella vita? Una risposta iniziale potrebbe essere quella di voler lasciare un’eredità alle generazioni future, anche se pure loro hanno il nostro stesso destino. Ma ciò non ci preoccupa perché è parte del ciclo della vita. L’uomo punta quindi sulla speranza che tutto ciò che è stato scoperto finora possa essere tramandato e questo è un motivo valido per vivere pienamente ogni attimo della vita, accantonando momentaneamente quel brutto (anche se reale) pensiero drammatico.

‘Nella nostra ricerca per arrivare a comprendere la natura umana, l’unica direzione in cui guardare è verso l’interno. […]

Ma cosa succede se l’uomo viene a scoprire che un giorno non ci sarà più vita e tutto si distruggerà? Perché esiste qualcosa anziché il nulla? Il pensiero drammatico si ingigantisce e la visione dell’uomo sicuramente cambia. Queste sono alcune delle domande che sorgono spontanee quando si legge il libro di Brian Greene. Un saggio impegnativo, stimolante e molto interessante, che conduce il lettore in un viaggio tra le scoperte scientifiche e fa insorgere innumerevoli domande sull’universo, sulla vita e sul futuro.
“Fino alla fine del tempo” è un libro pieno di spunti di riflessione e vi consiglio di leggerlo lentamente, in modo tale da elaborarne al meglio i preziosi contenuti. Il finale? Dopo un’immersione totale nella scienza, si giunge ad una conclusione molto poetica.

È una direzione che porta al cuore dell’espressione creativa e alla fonte delle nostre narrazioni più durature. La scienza è uno strumento potente e raffinato per comprendere una realtà esterna. Ma nell’ambito di quella spiegazione, di quella comprensione, ogni altra cosa è la specie umana che contempla sé stessa, capendo ciò di cui ha bisogno per andare avanti, e narrando una storia che riverbera nell’oscurità, una storia scolpita nel suono e incisa nel silenzio, una storia che, nella sua forma migliore, muove l’anima.’

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Author: Martina P.
Martina P., una ragazza con diverse passioni tra le quali spicca anche la lettura. Da aprile 2020 decide di creare una pagina facebook/instagram con lo scopo di invitare molti al "quasi perso e accantonato" piacere di leggere. Tramite le sue recensioni, stimola la curiosità delle persone, cercando di diffondere la cultura e di far apprezzare la lettura. Leggere per aprire la mente, arricchire il proprio bagaglio culturale e dar vita a nuovi pensieri e ragionamenti: da qui nasce il nome della sua pagina "Pensamientos Libres by MP