Recensione “Non oso dire la gioia”

Non oso dire la gioia
di
Laura Imai Messina


Nella vita di Clara le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente mentre il corpo le percorre. Si perde nella geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a un uomo che non ama, insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce, inaspettato, e nello stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive l’amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata nell’infanzia e nell’adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato dall’amore soffocante della madre e dalla possessività dell’amico, conduce un’esistenza piatta, insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso che ha segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro, rovesciando l’Oriente nell’Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo d’essere e di amare. Tuttavia la gioia è complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare sentimenti d’odio e di vendetta in chi sta loro accanto. Roma e Tokyo, passato e futuro, presenza e assenza si intrecciano indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la verità possiede, svela i molti modi in cui si ama e si è amati.


” La gioia che si può solo raccontare non vale più di una promessa che non si manterrà.”

“Non oso dire la gioia” di Laura Imai Messina, edito da Piemme, ci trasporta in un mondo intriso di emozioni e segreti nascosti. Nei labirinti della mente di Clara, le strade hanno nomi mutevoli, riflettendo i pensieri che la percorrono mentre il suo corpo vagabonda per la città. Il suo viaggio interiore si intreccia con il passato da cui ha cercato di fuggire, intrappolata in un matrimonio senza amore e in una ricerca disperata di maternità.

” Eppure la gratitudine è altro dall’ amore. Anzi, la passione odia tutto ciò che fa chinare il capo e rassicura e l’ amore, in donne come Clara, preferisce accusare più che ringraziare.”

Tuttavia, quando sembra che ogni speranza sia ormai perduta, Clara compie un gesto atroce, dando vita allo stesso tempo al suo sogno più profondo. Parallelamente, incontriamo Marcel e Jean, legati da un’amicizia che funge da compensazione per le mancanze della loro infanzia. Marcel, in particolare, è un uomo segnato dal vuoto lasciato dall’assenza del padre e dalla soffocante presenza della madre e dell’amico.

” Il loro incontro è un dono che compensa il modesto aspetto di Jean, il bullismo di cui è stato vittima negli anni della scuola, il rifiuto categorico della sua sessualità da parte del padre.
Tutto ciò che di bello gli è stato tolto, è convogliato in quell’ amicizia straordinaria. Nella persona speciale che è Marcel.”

Ma un giorno, la gioia arriva per Marcel sotto forma di Momoko, una donna giapponese con un passato doloroso ma una determinazione incrollabile nel creare un futuro insieme a lui. Momoko porta con sé un nuovo modo di vivere e amare, rovesciando le prospettive di Marcel.

” Una gioia accessibile esiste? Qualcosa verso cui tendere i palmi, certi che non si ritrarrà?”

La gioia è complicata da gestire, soprattutto quando diventa oggetto di desiderio e gelosia da parte di coloro che li circondano. Il romanzo esplora i conflitti tra passato e futuro, presenza e assenza, e rivela la molteplicità dei modi in cui si ama e si è amati.

” Si tende a credere tutto definitivo, a dare valore al momento presente come bestie. C’è saggezza in tutto questo, ma anche codardia. L’ odio di oggi pare eterno, così come l’amore. Eppure con il tempo, il corpo – lì dove prima non riesca la ragione – impara a perdonare e sa affievolire anche la più viva passione.”

Laura Imai Messina ci offre una storia avvincente e ricca di emozioni, che ci spinge a riflettere sui segreti che celiamo dentro di noi e sulle connessioni umane che ci definiscono.
Una profonda riflessione sulla natura dell’amore e della felicità.

“Dalle cadute si impara il proprio valore”



Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.