Recensione “La regina degli inferi”

La maledizione di Persefone

“La regina degli inferi”
Autrice: Hannah Lynn
Traduzione di: Francesca Gazzaniga e Susanna Decio
Casa Editrice: Newton Compton
data di pubblicazione: 25 luglio 2023
pagine: 384

Demetra, la potente dea della natura, vive con la bellissima figlia Kore tra i mortali, a cui dona raccolti rigogliosi e campi fertili. Ogni giorno in suo onore si innalzano canti e si offrono tributi, e il mondo sembra destinato a un’eternità di abbondanza. Fino al momento in cui Kore sparisce nel nulla. A rapirla è stato Ade, il sovrano dell’Oltretomba, che l’ha condotta con sé sottoterra. Quando si rende conto che implorare Zeus è inutile, Demetra scatena la sua furia, facendo calare un inverno perenne. I raccolti avvizziscono, la terra diventa sterile e arida. Non ci saranno più musica né gioia finché ciò che le è stato sottratto non verrà restituito. Spaventati dalla fermezza di Demetra, gli dèi provano a convincere Ade a liberare Kore. Ma nel regno dei morti vige una regola: nessuno può andarsene se ha assaggiato anche solo un frutto di quella terra. Sei chicchi di melograno, fatti inghiottire con l’inganno, segnano per sempre il destino di Kore: per sei mesi all’anno potrà fare ritorno da sua madre e la terra si riempirà di nuovo di fiori e frutti. Nei restanti sei mesi la terra tutta dovrà piangere la sua assenza. E lei sarà Persefone, la regina degli Inferi.

𝓢𝓸𝓷𝓸 𝓾𝓷𝓪 𝓯𝓲𝓰𝓵𝓲𝓪 𝓭𝓮𝓵𝓵’𝓞𝓵𝓲𝓶𝓹𝓸. 𝓢𝓸𝓷𝓸 𝓵𝓪 𝓭𝓮𝓪 𝓭𝓮𝓰𝓵𝓲 𝓲𝓷𝓯𝓮𝓻𝓲. 𝓢𝓸𝓷𝓸 𝓟𝓮𝓻𝓼𝓮𝓯𝓸𝓷𝓮. […] 𝓜𝓲𝓪 𝓶𝓪𝓭𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓷 𝓱𝓪 𝓪𝓷𝓬𝓸𝓻𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓮𝓻𝓪𝓽𝓸 𝓲𝓵 𝓼𝓾𝓸 𝓭𝓸𝓵𝓸𝓻𝓮. 𝓛’𝓲𝓷𝓿𝓮𝓻𝓷𝓸 𝓽𝓸𝓻𝓷𝓪 𝓬𝓸𝓷 𝓸𝓰𝓷𝓲 𝓶𝓲𝓸 𝓪𝓭𝓭𝓲𝓸, 𝓶𝓪 𝓼𝓿𝓪𝓷𝓲𝓼𝓬𝓮 𝓺𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓭𝓲 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓸 𝓪𝓵 𝓼𝓾𝓸 𝓯𝓲𝓪𝓷𝓬𝓸. 𝓔 𝓬𝓸𝓼𝓲̀ 𝓼𝓪𝓻𝓪̀ 𝓲𝓷 𝓮𝓽𝓮𝓻𝓷𝓸.

“Non credo che le parole siano sufficienti per scusarsi di ciò che hai vissuto.”

La storia è divisa in tre parti, che pone due punti di vista diversi.

Nella prima parte la protagonista è Demetra, sorella di Zeus. Vengono narrate le sue sofferenze, come e perché si è ritrovata sola con dei figli che neanche voleva. Nonostante questo l’amore immenso e puro per sua figlia, Kore, la terrà in vita e con la speranza che un giorno almeno lei sarà felice. Finché la giovane un giorno all’improvviso scompare…

Nella seconda parte invece la protagonista è proprio Kore, anche lei una ragazza giovane ma che ha già sofferto tanto. Verrà rapita e costretta a rimanere nel regno dei morti, contro la sua volontà.

Nella terza parte i due punti di vista coesistono e si fondono insieme.

“𝓟𝓪𝓾𝓻𝓪. 𝓣𝓾𝓽𝓽𝓲 𝓷𝓮 𝓼𝓲𝓪𝓶𝓸 𝓼𝓽𝓪𝓽𝓲 𝓿𝓲𝓽𝓽𝓲𝓶𝓮, 𝓭𝓮̀𝓲 𝓮 𝓶𝓸𝓻𝓽𝓪𝓵𝓲. 𝓩𝓮𝓾𝓼 𝓼𝓽𝓮𝓼𝓼𝓸 𝓷𝓸𝓷 𝓷𝓮 𝓮̀ 𝓲𝓶𝓶𝓾𝓷𝓮.[…] 𝓟𝓻𝓸𝓹𝓻𝓲𝓸 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓾𝓻𝓪, 𝓰𝓵𝓲 𝓭𝓮̀𝓲 𝓷𝓸𝓷 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓲𝓶𝓶𝓾𝓷𝓲 𝓪𝓵𝓵𝓮 𝓪𝓵𝓽𝓻𝓮 𝓮𝓶𝓸𝔃𝓲𝓸𝓷𝓲. 𝓐𝓶𝓪𝓷𝓸, 𝓼𝓸𝓯𝓯𝓻𝓸𝓷𝓸 𝓮 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓼𝓬𝓸𝓷𝓿𝓸𝓵𝓽𝓲.”

È il terzo libro che leggo riguardo la storia di Kore, detta anche Persefone, ma in ognuno ho sempre trovato qualcosa di diverso. Ho scelto di leggere questo libro, anche se conoscevo già la storia, perché è un racconto che mi affascina molto ed ero curiosa di cogliere altre informazioni e sfaccettature, ed è proprio quello che ho trovato in questo libro.

Infatti, essendo raccontato in prima persona e da due punti di vista diversi, cogliere le emozioni e le sensazioni dei personaggi risulta molto facile ed immediato così che sin da subito si riesce ad entrare in empatia con Demetra prima e con Kore poi. Entrambe donne forti e coraggiose che hanno dovuto fare tanti sacrifici e soffrire moltissimo. Questo mi ha colpita perché noi “umani” siamo soliti, sin dall’antichità, credere gli dèi come essere perfetti che ottengono tutto ciò che vogliono; invece in questa storia è mostrato proprio l’esatto contrario! Gli dèi sono come le persone normali: si innamorano, soffrono, piangono e provano qualsiasi tipo di sentimento.

☠️Quello che però mi ha colpito più di tutti è stato Ade. Forse tante persone, anche io stessa, crediamo che essendo il Dio dei morti debba essere una persona meschina e crudele, invece si presenta con tantissimo tatto e umanità, dolcezza e amore verso la sua sposa.

Ringrazio la Casa Editrice per la copia del romanzo

Author: Giorgia