Recensione “La piccinina” di Silvia Montemurro

“La piccinina”
Autrice: Silvia Montemurro
Casa Editrice: e/o edizioni
data di pubblicazione: 4 ottobre 2023
genere: Romanzo storico
pagine: 198

Il personaggio di Nora nasce dalla fascinazione scaturita dal ritratto La piscinina di Emilio Longoni, pittore divisionista che poi verrà bollato come difensore degli anarchici e che Montemurro trasforma in personaggio chiave del romanzo. Una commovente storia di amicizie e di amori si svolge mentre, in una Milano povera e scossa dalle agitazioni popolari, Nora organizzerà il primo sciopero femminile di minorenni, le piscinine, bambine e adolescenti sfruttate nel mondo delle modiste, sarte e opifici tessili.

All’età di cinque anni, nel 1890, Nora viene ritratta da Emilio Longoni. Il quadro che ne esce diverrà poi famoso tanto quanto L’oratore dello sciopero. Si tratta de La piscinina, termine dialettale in voga nella Milano dell’epoca.

Le piscinine, bambine dai cinque ai diciassette anni, compivano i lavori più svariati, come quello di modiste, apprendiste sarte, corriere dei vestiti agli opifici tessili. Erano sfruttate, sottopagate, come quasi tutti gli appartenenti alle categorie dei ceti bassi dell’epoca.

Nora cresce senza amore, in una famiglia operaia. Il padre morirà davanti ai cannoni di Bava Beccaris. Pochi anni dopo la stessa Nora, ancora adolescente, guiderà il primo sciopero femminile di minorenni, le piscinine, appunto. Vi prendono parte bambine e giovanissime adolescenti. Per dieci lunghi giorni, periodo in cui si distenderà la fabula del romanzo, percorrono le strade di Milano, urlando l’Inno dei lavoratori e vessando le crumire.

Ma la storia di Nora ha un lato decisamente più personale e sentimentale. Le amicizie, le rivalità, i tradimenti, il primo amore, le violenze sulle donne e sulle minori s’innervano dentro una storia di formazione femminile. Lo scenario è una Milano sorprendente: povera, popolare, vitale, arrabbiata, in fermento.

“Piccola, dunque serva. Ho sempre fatto le consegne con il telegramma, la scatola di cartone che è cresciuta come un guscio sopra le mie spalle.(…)
C’è da consegnare un vestito dall’altra parte della città? Ci pensa la piscinina.
C’è da pulire il pavimento della sala prove? Cosa la sfamiamo a fare, quella piscinina?

“La Piccinina” di Silvia Montemurro è un romanzo toccante che ci riporta indietro nel tempo, nella Milano della prima metà del Novecento, mettendo in scena le prime lotte operaie, gli scioperi e il lavoro minorile. La storia si sviluppa intorno a Nora, una giovane protagonista che cerca di trovare il suo posto in una società crudele e spietata.

“Nessuna di noi ha dormito la scorsa notte.
Ci siamo date appuntamento in piazza Campo Santo perchè ci devono vedere tutti quando marceremo verso il Duomo, e poi da lì alla Camera dei lavoratori.”

La ragazzina e le sue amiche affrontano una società che le svaluta e le considera come oggetti, privandole persino delle gioie dell’infanzia. La denuncia delle violenze subite da queste giovani è sconvolgente, ma altrettanto sconvolgente è il fatto che molte persone chiudono gli occhi di fronte a questa realtà.
Questo romanzo getta una luce sulla barbarie degli abusi subiti da queste giovani e sulla complicità di chi fa finta di non vedere o sentire.

“Per me è stata una colpa, non apparire bella. Non essere mai al posto giusto, neanche per finta, neanche ritratta. C’ era sempre qualcosa che non andava bene.”

Nora, con la sua dolcezza e forza, diventa un personaggio a cui è impossibile non affezionarsi. La sua giovinezza non fa che sottolineare la grandezza del suo spirito e la sua determinazione nell’affrontare avversità che nessuno dovrebbe mai sperimentare. La sua storia personale si intreccia con il più ampio contesto di lotte operaie e sociali, creando un affresco avvincente e coinvolgente.

“…mi rendo conto che mi sono mancate le carezze, le coccole, i baci e i tozzi di pane dati fuori pasto. Sono cresciuta pensando che fosse normale non avere tante attenzioni. Ero convinta fosse giusto che la mamma le desse solo ai figli maschi.”

La storia ruota attorno all’amicizia tra tre giovani ragazze, un’amicizia segnata da amori, gelosie, rivalità e tradimenti che inevitabilmente influenzeranno il destino delle tre amiche. Nora, lotta contro il suo senso di emarginazione accentuato dalla balbuzie. Anche se le parole non le escono fluide, i suoi pensieri sono chiari e forti. Dopo lo sciopero e le violenze subite, decide di dare una nuova prospettiva alla sua vita.

L’autrice esplora le tematiche della violenza domestica, degli abusi, delle molestie sessuali e delle disuguaglianze di potere e culturali, mettendo in evidenza la lotta delle donne contro queste ingiustizie. “La Piccinina” è una lettura straziante che offre una potente riflessione sulla forza delle donne nell’affrontare queste sfide e nella loro ricerca di emancipazione.

“…pensavo non ci fosse dolore più grande. Invece c’è. Esiste. Il male peggiore che si possa provare è quello che ti lascia senza parole, senza respiro, senza lacrime. Che ti fa vergognare di te stessa, senza ragione. Quello per cui arrivi a non provare più nessuna emozione.”

Silvia Montemurro ci regala una narrazione che cattura l’essenza della lotta per i diritti umani e l’uguaglianza. “La Piccinina” è un romanzo che emoziona e fa riflettere, offrendo una finestra sulla forza straordinaria delle giovani donne in un’epoca in cui la loro voce era spesso soffocata. Un libro che celebra la determinazione di Nora e delle sue compagne, trasmettendo un messaggio universale di resilienza e coraggio, ancor più attuale in un mondo in cui la lotta per i diritti e l’uguaglianza è ancora una sfida aperta.

Uno squarcio di storia italiana che io non conoscevo e che bisogna assolutamente far conoscere…
Libro consigliato!

Ringrazio “Le Rane” comunicazione per la copia del libro https://www.lerane.eu/

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.