Recensione “Il bistrot della speranza” di Beth Morrey

“Il bistrot della speranza”
Autrice: Beth Morrey
traduzione di: Elisabetta Valtré
Casa Editrice: Garzanti
Genere: romanzo
data di pubblicazione: 21 giugno 2022
pagine: 348
prezzo: 17,67

Teiere azzurre, tavolini di ferro battuto, tovagliette di cotone arcobaleno. Sono i colori le prime cose che Delphine nota quando entra nel piccolo bistrot all’angolo. C’è qualcosa, in quel posto, che la fa sentire a proprio agio, forse il profumo delle torte speziate, forse il caldo sorriso dei proprietari. Lei, in realtà, è entrata solo per rispondere all’annuncio «Cercasi cameriera», un lavoro che le permetterebbe di pagare la scuola di Emily, la figlia che sta crescendo da sola. Eppure, giorno dopo giorno, ha l’impressione che quel posto abbia qualcosa di magico, a partire dai clienti che, entrando, le illuminano la giornata. C’è Lexy, con il suo marcato accento francese, che chiede sempre un tè caldo con una parola gentile; c’è Roz, un’insegnante che, dietro il perenne broncio, nasconde un animo sensibile che esplode in una risata improvvisa mentre addenta un muffin; e Dylan, con il suo buffo cane e lo sguardo intenso che sembra vedere in lei qualcosa di più di una cameriera e di una mamma. In poco tempo, Delphine trova nel bistrot un’altra famiglia. Quello che però non si aspettava di trovare era il coraggio di riprendere in mano i sogni messi da parte. Finire la scuola, esibirsi su un palco, uscire per un appuntamento: tutte cose che, a ventotto anni, non credeva più di poter realizzare. Perché i gesti di gentilezza non restano inascoltati. Sono gesti che si diffondono da una persona all’altra come un fiume che, inarrestabile, arriva al mare. Un fiume che nasce dalla speranza ritrovata. Dopo “La seconda vita di Missy Carmichael”, Beth Morrey torna con un nuovo libro. Un romanzo sulle seconde possibilità, che insegna che non è mai troppo tardi per dare nuovo impulso alla propria vita.

‘Prima che arrivasse, pensavo che forse l’avrei fatta adottare, che avrebbe potuto avere una vita migliore lontano da me, ma nel momento in cui la sua mano tenne la mia, capii che lei era il mio futuro e tutto ciò che contava era fare in modo che il suo fosse quanto di meglio avrei potuto procurarle.’

Un bellissimo libro con un messaggio forte: nella vita tutti commettiamo errori ma l’importante è saper rialzarsi e tenere conto di ciò che si ha.

“Il bistrot della speranza” tratta della storia di Delphine, una ragazza madre che nel corso della sua vita ha avuto una serie di disgrazie e di fallimenti personali e, dopo aver toccato il fondo, un bel giorno decide di cambiare. Lascia il suo vecchio lavoro, vuole studiare per ottenere il diploma (cosa che non ha potuto fare in passato a causa della gravidanza), vuole rimettersi in gioco con il canto… Insomma vuole tornare a vivere. Il tutto si deve un po’ grazie alla figlia e ad un’insegnante molto motivante ma soprattutto grazie alla sua forza di volontà. Un’altra persona significativa per Delphine è stata Letty, un anziana signora che aveva bisogno di qualcuno con cui parlare in francese, e Delphine rispolvera con lei una lingua che era solita parlare con la madre, morta precocemente in un incidente stradale.

Ciò che ha reso il libro ancora più affascinante sono stati i diversi piccoli elementi che hanno permesso al lettore di scoprire la vera storia di Delphine: il suo legame con la madre, i tempi in cui lei andava a scuola e gli eventi che l’hanno segnata, i sacrifici fatti per il bene di suo padre e di sua figlia, chi fosse il vero padre di sua figlia e tanto altro.

Avviandomi verso il Merhaba, con altre venticinque sterline nascoste nella borsa, pensai alle carote cotte, al fatto che non si può tornare indietro, ma solo andare avanti. Che tutto fosse stabilito, incanalato in solchi da cui non si poteva uscire, dava l’idea di una spaventosa ineluttabilità. Le nostre strade erano immutabili, i nostri destini così inalterabili?’

Piano piano i capitoli passano da un periodo temporale all’altro, catturando l’attenzione del lettore e lasciandolo sempre più a bocca aperta per i tanti effetti a sorpresa.

Consiglio questo romanzo motivazionale a chi vorrebbe dare una svolta alla propria vita ma si sente oppresso da qualcosa che lo blocca e che gli impedisce di godersi la vita come meglio crede. Tutti possiamo realizzare ciò che vogliamo, basta avere grande forza di volontà e una o più persone che credono in noi.

‘A volte serve un’altra lingua per dire le cose che non sapresti dire altrimenti.’

Ringrazio La Casa Editrice per la copia del romanzo

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Author: Martina P.
Martina P., una ragazza con diverse passioni tra le quali spicca anche la lettura. Da aprile 2020 decide di creare una pagina facebook/instagram con lo scopo di invitare molti al "quasi perso e accantonato" piacere di leggere. Tramite le sue recensioni, stimola la curiosità delle persone, cercando di diffondere la cultura e di far apprezzare la lettura. Leggere per aprire la mente, arricchire il proprio bagaglio culturale e dar vita a nuovi pensieri e ragionamenti: da qui nasce il nome della sua pagina "Pensamientos Libres by MP

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