“Tutto bene tranne a Natale” di Carole Matthews

Disponibile in tutte le librerie e sugli store on-line dal 28 Ottobre 2021

Dall’autrice del bestseller La piccola casa in riva al mare
Bestseller di USA Today

Il Natale si avvicina rapidamente e Molly Baker è piena di cose da fare. Ha deciso di organizzare una meravigliosa festa nel suo cottage, con tanto di presepe vivente per mettere in mostra gli animali. Se tutto filasse liscio, Molly potrebbe assicurarsi i fondi necessari in vista del nuovo anno… Ma le cose, si sa, non vanno mai come previsto. E tra pecore poco socievoli, alpaca impacciati e un Babbo Natale sgangherato da rimettere in sesto, Molly comincia a sentirsi sopraffatta. Che fine hanno fatto l’entusiasmo e lo spirito natalizio? Nonostante il caos che regna nella locanda, Molly è decisa a non arrendersi. Dopo il grande evento, potrà godersi le meritate vacanze insieme al fidanzato, Shelby, e a suo figlio Lucas, perché un felice Natale in famiglia è proprio ciò di cui tutti loro hanno bisogno. Shelby però sembra avere altri piani…
Tra equivoci, sorprese, piccoli incidenti e animali dispettosi, per Molly si prospettano delle feste davvero indimenticabili. Sarà sufficiente tutta la sua determinazione o è meglio cominciare a sperare in un vero miracolo natalizio?
Un’autrice bestseller di «Sunday Times» e «USA Today»
Pubblicata in oltre 30 Paesi

«Adorerete questo delizioso romanzo.»
Katie Fforde
«Divertente, fantastica, entusiasmante: la scrittura di Carole Matthews è magica.»
Milly Johnson
«Scalda il cuore.»
Trisha Ashley
«Mi ha conquistata con la sua dolcezza, l’ironia brillante e la positività contagiosa.»
Sarah Morgan

Capitolo uno

Uno degli alpaca ha mangiato il Bambino Gesù. Non so chi sia il colpevole tra loro, francamente sembrano tutti il ritratto dell’innocenza, ma io li conosco.

«Terrò d’occhio la vostra popò nei prossimi giorni», li avverto. Il pensiero non li disturba neanche un po’. Johnny Rotten, Tina Turner e Rod Stewart continuano a fissarmi. Rod emette un delicato ruttino. Forse è lui il colpevole. Ha l’aria di chi non ci penserebbe due volte a sbafarsi il Messia. Andrò a fondo alla faccenda.

Ben più importante ora è capire cosa posso usare come neonato, il presunto salvatore dell’umanità, destinato a essere l’elemento centrale della scena del presepe. Stupidamente ho pagato l’esorbitante somma di sessantacinque sterline su eBay per un bambolotto realistico, che a quanto pare era più gustoso di quanto immaginassi. Ora non ne rimane altro che pochi resti di plastica mordicchiata a riprova della sua prematura scomparsa.

«Hai visto il colpevole, Cagnolino?», domando. Ma il mio fidato terrier meticcio con un occhio solo semplicemente scopre i denti in quel suo solito sorriso sardonico e non spiffera nulla sugli alpaca. Ma io so che lui sa. E lui sa anche che io so che lui sa.

Mentre sto ancora rimuginando sulla questione, Lucas attraversa il cortile e si ferma accanto a me nel fienile. Adesso ha sedici anni e anche se non è mio figlio, potrebbe benissimo esserlo, visto che per lui provo gli stessi sentimenti materni.

«Va tutto bene?», mi domanda.

Faccio un cenno con la testa all’indirizzo del terzetto combina guai. «Questi tizi saranno la mia rovina». Ci fanno tutti e tre gli occhietti da cerbiatto e sbattono le lunghe ciglia, fingendosi innocenti. Io sbuffo in risposta. «Non guardatemi così».

«Non farebbero male a una mosca», osserva Lucas.

Ma entrambi sappiamo che non è così.

Ho acquistato questi tre quando i loro proprietari si sono trasferiti all’estero.

Sono animali da branco ed erano un pacchetto unico. Come potevo rifiutare? Non ho mai avuto degli alpaca prima d’ora e credevo sarebbero stati carini, divertenti. Mi sbagliavo.

Tina è decisamente una diva e comanda i due maschietti con pugno di ferro. È di colore marrone-cioccolato, con un impressionante ciuffo di pelo in testa che le piace agitare qua e là. Rod è bianco, con zampe ossute e ginocchia bitorzolute. Di solito canticchia fissando l’orizzonte ed è l’alpaca più contento, ma non significa granché. Johnny Rotten incarna perfettamente il punk rocker da cui prende il nome. Ha il pelo marrone con un taglio alla moicana di un colore che è quasi arancione. Nonostante sia coccolato come tutti gli altri, Johnny è il tipo che ti morde non appena ti guarda. A dire il vero, scommetterei quasi che sia stato lui a papparsi Gesù. Umm.

Prima di andare oltre, dovrei anche spiegarvi come Lucas è arrivato sotto la mia affettuosa tutela. Qui alla Fattoria della Speranza, oltre ad accogliere animali complicati, ci prendiamo cura dei ragazzi svantaggiati. Non siamo una fattoria comune. Ben lungi. Non coltiviamo un raccolto, né abbiamo animali che (lo dico sussurrando) mangiamo. Invece offriamo un tipo di educazione alternativa per quegli studenti che hanno difficoltà o che sono attualmente esclusi dal circuito delle scuole convenzionali. Ho fondato questo posto come organizzazione benefica qualche anno fa e accogliamo ragazzi – prevalentemente adolescenti – che hanno difficoltà comportamentali, problemi mentali o sono nello spettro dell’autismo. È così che Lucas è arrivato qui.

Originariamente Lucas è stato portato alla fattoria da suo padre, Shelby Dacre, dopo che il suo figlio ribelle era stato espulso da una scuola privata per comportamento antisociale. La relazione era peggiorata di recente, quando Shelby aveva perso la moglie a causa del cancro. Lucas era comprensibilmente in difficoltà senza la madre e riuscire a cavare da lui una qualsiasi forma di comunicazione era una battaglia persa. Agli occhi del padre, Lucas non aveva elaborato a sufficienza la perdita della madre.

Shelby aveva gestito il lutto uscendo con attrici molto più giovani di lui e tuffandosi nel lavoro. Lucas era stato lasciato a sé stesso in un momento cruciale, trasformandosi in un adolescente arrabbiato. Un tratto che si manifestava con un comportamento di sfida. Anziché 

farsi forza l’un l’altro, padre e figlio si erano allontanati, al punto che Shelby non era più riuscito a gestire il comportamento del figlio. E così sono entrata in gioco io.

Quando Lucas è arrivato qui, non mi aspettavo di legare facilmente con lui. È intrattabile, ti mette alla prova, è brusco, non comunica ed è capriccioso – il tipico comportamento d’adolescente – ma abbiamo legato immediatamente. Si confidava con me quando non poteva farlo con nessun altro. Qui abbiamo ragazzi con ogni sorta di problema, ma mi ero subito resa conto che oltre la facciata da ragazzino arrabbiato, Lucas era semplicemente un ragazzo che si sentiva solo e perso, desideroso d’affetto. E io lo ricopro d’affetto.

Altrettanto sorprendente è il fatto che provo affetto anche per suo padre. Si può dire che ho trovato l’amore tardi nella vita, e all’età di trent’anni e passa, dopo aver vissuto come un’eremita, questa per me è un’esperienza nuova. Il fatto che conduca una vita al limite della reclusione significa che non avevo idea di chi fosse Shelby Dacre la prima volta che si è presentato qui. Ma si tratta del solo e unico Shelby Dacre, stella della soap opera La Fattoria di Flinton e tesoro nazionale. A mia difesa, posso dire che non possiedo la TV e dunque non ho mai guardato una soap opera in vita mia.

Innamorarmi per me non è stato facile, visto che siamo due tipi completamente diversi. Ma Shelby è una persona sicura di sé ed estroversa che mi ha fatto uscire dal guscio, mentre io credo di offrirgli qualcosa di più reale del mondo che di solito frequenta. Si dice che gli opposti si attraggano ed è certamente vero nel nostro caso. Le nostre vite non potrebbero essere più diverse. Quella di Shelby è fatta di film, feste mondane e idolatria. La mia è fatta di ragazzi recalcitranti, animali strani e letame.

Stiamo insieme da poco tempo, ma lui mi ha già cambiato la vita sotto tanti aspetti. La cosa più bella è che Lucas è un’altra persona e non più l’adolescente imbronciato e poco comunicativo di un tempo.

Negli ultimi mesi il nostro legame si è fatto più forte e ci siamo avvicinati. Lui non lo ammetterebbe mai, ma qui sta rifiorendo e stiamo imparando molto l’uno dall’altra.

Capitolo due

Ci sarebbe da dire che ci troviamo in una nuova sede – la Fattoria della Speranza, numero due – poiché abbiamo perso la fattoria originale quando si è reso evidente che la temuta linea ferroviaria HS2 sarebbe passata proprio in mezzo alla nostra casa e alla scuola. Shelby ci è venuto in soccorso e gliene sarò sempre grata. Mi ha salvato, e con me ha salvato gli animali e i ragazzi che contano su di me. Nella soap opera interpreta un eroe romantico, ma per me lo è in carne e ossa.

Quando ci siamo trasferiti nella nuova fattoria, il mio vecchio caravan dilapidato non è sopravvissuto al viaggio ed è collassato trasformandosi in ferraglia inabitabile. Shelby ha insistito per comprarmene uno con tutte le diavolerie moderne.

Vi piacerebbe. È splendente. E a quanto pare, è piaciuto anche a Lucas.

Viveva praticamente da solo in un cottage nella tenuta della villa di Shelby, a poca distanza da qui. Dopo aver passato la giornata in fattoria, si tratteneva da me rimanendo a volte anche per cena, finché Shelby o il suo autista non passavano a prenderlo. Non avevo mai oltrepassato quel limite professionale con nessuno degli altri ragazzi, ma io e Lucas andavamo d’accordo.

Quando fu evidente che io e Shelby ci saremmo messi insieme, gli chiesi se di tanto in tanto Lucas avrebbe potuto fermarsi a dormire, visto che ora avevo il lusso di possedere una stanza in più. Per Shelby fu un sollievo sapere che il figlio non sarebbe tornato in una casa vuota quando lui lavorava fino a tardi o era via per qualche giorno per partecipare a un evento di lavoro.

Dopo essere rimasto qui la prima sera, Lucas non è più tornato a casa. In seguito alla mia opera di persuasione, ora qui fa l’apprendista e studia gestione degli animali, in cui eccelle senza particolari sforzi. Da un lato ha dimostrato di avere un talento naturale, dall’altro si è rivelato un grosso aiuto per me. Spero che abbia trovato la sua nicchia. È un ragazzo sveglio e l’unica persona che gli può mettere i bastoni tra le ruote è lui stesso.

Lucas, tuttavia, continua a dare la colpa di tutto a Shelby e non è convinto del comportamento altruistico del padre. La loro relazione si può definire delicata, nel migliore dei casi, mentre nel peggiore è un incontro ad armi spianate a cui io faccio da arbitro.

In ogni altra situazione Lucas è un angelo, anche se possiede ali un po’ traballanti. È diventato un importante membro del team e gli altri ragazzi lo ammirano davvero.

Nonostante la svolta nel comportamento, a Lucas piace il look da ribelle ed è ancora fermamente attaccato al tipico abbigliamento gotico. Oggi indossa una T-shirt dei Sex Pistols, pantaloni strappati e stivali di gomma verdi quale unico omaggio alla vita di campagna. Anche se è sempre all’aria aperta a prescindere dal clima, il viso è ancora bianco come la neve. L’eyeliner nero e le labbra rosse lo fanno sembrare ancora più pallido. Gira con un secchio e una pala che è grande quasi quanto lui – sebbene la sua figura ossuta e allampanata abbia cominciato a irrobustirsi un po’ con tutto il lavoro fisico che fa qui. Poggia gli attrezzi e scavalca il primo piolo del cancello in metallo, l’unica cosa che impedisce alla cricca degli alpaca di correre da una parte all’altra – una cosa che fanno a ogni occasione. Ognuno di loro si fa avanti a turno a strofinare il naso contro la sua mano.

«Cosa avete combinato stavolta?», dice loro. «Avete fatto arrabbiare Molly e le avete fatto venire le rughe. Più rughe».

Come se m’importasse.

Non so cosa siano le creme antietà. Infatti nel mio bagno creme di quel tipo sono totalmente assenti. La vita all’aperto è il mio trattamento di bellezza, e mi piace pensare di avere un viso pulito e naturale, mentre con ogni probabilità è devastato dal vento e dal sole. Anche se credo che da quando è arrivato il gruppo degli alpaca io stia invecchiando in anni canini.

foto presa dal web

Carole Matthews è autrice di numerosi bestseller tradotti in più di trenta Paesi, alcuni dei quali destinati a diventare grandi successi hollywoodiani. Con il suo travolgente umorismo ha conquistato la critica e milioni di fan, ed è spesso ospite di trasmissioni radio e TV. Nel tempo libero, quando non scrive romanzi o sceneggiature, ama fare trekking, pattinare, sorseggiare del buon tè e rilassarsi nel suo giardino di Milton Keynes, nel Buckinghamshire. La Newton Compton ha pubblicato con successo i suoi romanzi Il sexy club del cioccolato, Per un’ora d’amoreLe donne preferiscono l’amore, Un regalo inaspettato, Appuntamento sotto l’albero, Christmas Party, La piccola casa in riva al mare, La piccola pasticceria nel giardino dei fiori e Tutto bene tranne il Natale.

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Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.

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