Recensione: “Vita segreta delle emozioni” di Ilaria Gaspari

“Vita segreta delle emozioni”
Autrice: Ilaria Gaspari
Casa editrice: Einaudi
data di pubblicazione: 4 Maggio 2021
pagine: 184
prezzo: 12,82

Le emozioni che abitano dentro di noi ci rendono umani. Fidarsi di quello che proviamo non significa essere deboli o instabili, ma vivi, aperti all’esperienza e pronti a meravigliarsi del mondo. Quante volte ci forziamo a reprimere un’emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l’hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Una storia di vita segreta e di metamorfosi, legata alla filosofia, che ne ha costruito paradigmi di osservazione e di studio; ma anche alla letteratura e alla poesia. Questo libro è un viaggio emotivo per tappe: ricostruendo le vicende delle parole con cui diciamo i nostri stati d’animo, traccia, un pezzetto alla volta, un autoritratto – frammentario, imperfetto. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani.

‘La nostalgia è sempre il pensiero doloroso di un luogo da cui si è lontani, del posto a cui si appartiene e da cui ci si sente sradicati. […] Dentro di noi, segretamente, sappiamo che il passato è una terra straniera: lì valgono le altre leggi, e il tempo ritrovato, se mai lo ritroviamo, non somiglierá al tempo che è stato. Sarà un tempo nuovo, come nuovi siamo noi nel momento in cui arriviamo a capire, finalmente, che vivere vuol dire rinnovarsi di continuo.’

Un libro interessante che mi ha permesso di approfondire e conoscere le diverse sfaccettature delle emozioni. La scrittrice, Ilaria Gaspari, le analizza una ad una:  nostalgia, rimpianto e rimorso, ansia, compassione, antipatia, ira, invidia, gelosia, meraviglia, felicità raggiunta e gratitudine.

‘Saremmo tentati di pensare che il rimpianto somigli alla nostalgia, e invece credo che sia qualcosa di ben diverso. La nostalgia riguarda i luoghi. Mentre il rimpianto, e il rimorso riguardano il tempo: occasioni perdute nel caso del rimpianto, errori più o meno volontari, nel caso del rimorso. Ma, in realtà, se li guardiamo bene, più che al tempo, si riferiscono entrambi, rimorso e rimpianto, alle scelte. Alle scelte che non abbiamo avuto il coraggio di fare, e rimpiangiamo; a quelle che invece abbiamo avuto l’ardire di affrontare e però erano sbagliate.’

Le racconta dal suo punto di vista inserendo aneddoti personali vissuti in prima persona e arricchisce il discorso aggiungendo pistille come l’etimologia delle parole, gli studi e le diverse teorie che si sono effettuate, i risultati ottenuti e le conclusioni a cui sono giunti. Un libro che serve per capire meglio come funzionano le emozioni, come si scatenano e in quali modi si reagisce al loro sopravvento.
Un libro per capire meglio noi stessi.

‘Il mondo intero, e l’infinita, stupefacente possibilità di aprirci alla vita che ci si spalanca davanti, ogni giorno, ogni volta che arriviamo a dilatare il presente, che saltiamo dentro un’onda e ne rimbalziamo fuori vivi, meravigliati, felici, grati persino; perché sono la meraviglia, la felicità, la gratitudine l’unico antidoto, forse, alle passioni tristi, all’odio, all’invidia e a tutta quella costellazione emotiva che ci vuole aridi e impotenti.’

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Author: Martina P.
Martina P., una ragazza con diverse passioni tra le quali spicca anche la lettura. Da aprile 2020 decide di creare una pagina facebook/instagram con lo scopo di invitare molti al "quasi perso e accantonato" piacere di leggere. Tramite le sue recensioni, stimola la curiosità delle persone, cercando di diffondere la cultura e di far apprezzare la lettura. Leggere per aprire la mente, arricchire il proprio bagaglio culturale e dar vita a nuovi pensieri e ragionamenti: da qui nasce il nome della sua pagina "Pensamientos Libres by MP