Buongiorno lettori, ecco le novità editoriali di oggi!
Un romanzo profondo e coraggioso sull’abbandono: che è il dolore più profondo con cui tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti. Ma che può rivelarsi una grande occasione per ritrovarci e capire finalmente chi siamo.
Pare che l’espressione “piantare in asso” si debba a Teseo che, una volta uscito dal labirinto grazie all’aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé da Creta ad Atene, la lascia sull’isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto.
Proprio sull’isola di Naxos, l’inquieta e misteriosa protagonista di questo romanzo sente all’improvviso l’urgenza di tornare. È lì che, dieci anni prima, in quella che doveva essere una vacanza, è stata brutalmente abbandonata da Stefano, il suo primo, disperato amore e sempre lì ha conosciuto Di, un uomo capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con la sfida più estrema per una persona come lei, quella di rinunciare alla fuga. E restare.
Ma come fa una straordinaria possibilità a rivelarsi un pericolo? E come fa un trauma a trasformarsi in un alibi? Che cosa è davvero finito, che cosa è cominciato su quell’isola?
Solo adesso lei riesce a chiederselo, perché è appena diventata madre, tutto dentro di sé si è allo stesso tempo saldato e infragilito, e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficoltà a considerarsi una famiglia. Anche se non lo vorrebbe, così, è finalmente pronta per incontrare di nuovo tutto quello che si era abituata a dimenticare, a cominciare dal suo nome, dalla sua identità più profonda…
Dialogando in modo esplicito e implicito con il mito sull’abbandono più famoso della storia dell’umanità e con i fumetti per bambini con cui la protagonista interpreta la realtà, Chiara Gamberale ci mette a tu per tu con il miracolo e con la violenza della vita, quando ci strappa dalle mani l’illusione di poterla controllare, perché qualcosa finisce, qualcuno muore o perché qualcosa comincia, qualcuno nasce.
E ci consegna così un romanzo appassionato sulla responsabilità delle nostre scelte e sull’inesorabilità del destino, sui figli che avremmo potuto avere, su quelli che abbiamo avuto, che non avremo mai. Sulle occasioni perse e quelle che, magari senza accorgercene, abbiamo colto.
India, 1798. A un passo dal coronare il sogno di una vita, Beatrice Sinclair, non più nel fiore degli anni, viene colta da un’atroce sventura e perde l’attempato marito e il figlio che le stava crescendo in grembo. Scacciata dalla famiglia acquisita, si ritrova in una situazione disastrosa, ma il destino la mette davanti all’unica scelta possibile: abbandonare lo Hampshire e raggiungere suo fratello nell’India dove ha già trascorso l’infanzia. Quello che scopre al suo arrivo è sorprendente: il fratello ha sposato una splendida fanciulla del posto e vive a ridosso di un harem in un immenso palazzo, il Jahanara Mahal, teatro sfarzoso di un’epoca principesca finita col furto di un leggendario diamante. Confinata nella zenana con le altre abitanti di palazzo, Beatrice si ritrova isolata in un mondo che non le è familiare e deve affrontare la sfida di ricostruire la sua vita, cercando al tempo stesso di ricostruire quel palazzo ormai in rovina che occupa da sempre i suoi sogni. Può riuscirci solo mettendo a frutto uno dei suoi talenti, mentre sullo sfondo francesi e inglesi si contendono le ricchezze della regione e con le armate napoleoniche alle porte, la situazione si fa sempre più tesa. A complicare le cose arriva Harry Wyndham, compagno di giochi d’infanzia ormai diventato uomo. Tra sogni, sospiri, ricami variopinti e intrighi di palazzo, Beatrice dovrà decidere per cosa batte il suo cuore.