“Il paese delle nevi” di Kawabata Yasunari. Estratto

Si tratta del primo romanzo di Kawabata ad essere stato tradotto in italiano (1959). Il paese del titolo è il paradiso terrestre sulla costa occidentale della maggior isola del Giappone, dove sorgono terme squisite, e delicati luoghi di villeggiatura. È questa la scena su cui si dipana la storia di Shimamura, ricco e raffinato esteta, e Komako, geisha delle terme. Komako fa parte di una categoria di geishe assai diversa da quella di città: le cortigiane del paese delle nevi non potranno mai diventare famose musiciste o danzatrici. Il loro destino è quello di maturare tra gli incanti e la corruzione di quel luogo appartato, dedito alla ricerca del riposo perfetto. Quello dei protagonisti è quindi un incontro d’amore elusivo e precario.

Parte prima

Il treno sbucò dalla lunga galleria nel paese delle nevi.La campagna si stendeva bianca sotto il cielo notturno.Il treno si arrestò a un segnale.Una ragazza che era stata seduta dall’altra parte dello scompartimento lo attraversò e aprí il finestrino di fronte a Shimamura.Il freddo della neve si riversò dentro.Sporgendosi dal finestrino, la ragazza chiamò il capostazione come se questi fosse molto lontano.Il capostazione passeggiava lentamente sulla neve, lanterna alla mano.Il suo volto era coperto sino al naso da una sciarpa, le falde del berretto erano abbassate sulle orecchie.Allora fa freddo davvero, pensò Shimamura.Basse baracche, forse i dormitori della ferrovia, erano sparpagliate qua e là sul declivio ghiacciato della montagna.Il bianco della neve spariva nel buio un poco prima.- Come va? – gridò la ragazza. – Sono Yoko.- Yoko, sí.

Di ritorno? Fa di nuovo freddo.- Ho saputo che mio fratello è venuto a lavorare qui.Grazie per quanto avete fatto.- Soffrirà la solitudine, credo.Questo non è un posto per un giovanotto.- In realtà è proprio solo un ragazzo.Gli insegnerete quello che gli occorre sapere, vero? – Oh! ma fa tutto molto bene.Saremo piú occupati da ora in poi, con la neve e il resto.L’anno scorso ne abbiamo avuta tanta che i treni erano continuamente fermati dalle valanghe, e l’intera città doveva far cucina per i viaggiatori.- Attenzione ai vestiti pesanti.Mio fratello mi dice nella sua lettera di non avere ancora indossato una maglia.- Io non ho caldo, se non ne ho almeno quattro addosso.Quando comincia a far freddo i giovani si mettono a bere, e al mattino dopo sono a letto col raffreddore, lassú.E agitò la sua lanterna verso i dormitori.- Mio fratello beve?- Che io sappia, no.

 State tornando a casa adesso? – Ho avuto un piccolo incidente e sono andato dal dottore.- Dovete stare piú attento.Il capostazione, che portava un cappotto sul kimono, si girò come per troncare la breve fredda conversazione. – Attenta a voi, – esclamò al disopra della spalla.- Mio fratello è qui adesso? – Yoko guardò fuori verso la piattaforma coperta di neve. – Guardate che si comporti bene -.Era cosí bella la sua voce, faceva struggere di malinconia.In tutti i suoi toni acuti pareva echeggiare attraverso la notte nevosa.La ragazza si sporgeva ancora dal finestrino quando il treno partí dalla stazione.- Dite a mio fratello di venire a casa quando ha una vacanza, – gridò al capostazione, che passeggiava lungo i binari.- Glielo dirò, – gridò l’uomo in risposta.Yoko chiuse il finestrino e premette le mani sulle gote rosse.Tre spazzaneve erano in attesa delle grandi nevicate qui, sulla grande catena.Un congegno elettrico segnalava le valanghe, all’accesso nord e a quello sud della galleria.

Cinquemila operai erano pronti a spazzar via la neve e duemila giovanotti del dipartimento pompieri volontari potevano essere mobilitati se necessario.Il fratello di Yoko doveva lavorare a quella fermata, tanto prossima a scomparire sotto la neve – e questo fatto, chissà perché, rese la ragazza piú interessante agli occhi di Shimamura.La ragazza – qualcosa nelle sue maniere suggeriva la condizione di nubile.Shimamura, naturalmente, non aveva modo di accertare quali fossero i rapporti di lei con l’uomo che l’accompagnava.Parevano proprio una coppia di sposi.Comunque l’uomo era evidentemente malato e le malattie accorciano la distanza tra un uomo e una donna.Piú zelanti erano le premure di lei, piú i due parevano marito e moglie.Una ragazza che si prende cura di un uomo molto piú anziano con la tenerezza di una giovane madre, può da lontano essere presa per sua moglie.Ma Shimamura aveva istintivamente separato l’uomo e la ragazza, e dall’aspetto e dalle maniere di lei decise che doveva essere nubile.E poiché l’aveva guardata cosí a lungo da uno strano punto di vista, le emozioni particolari che provava colorirono forse il suo giudizio.

Era accaduto tre ore prima.Nella sua noia Shimamura teneva gli occhi fissi sulla propria mano sinistra, piegando e raddrizzando l’indice.Solo quella mano pareva serbare il ricordo vivo e immediato della donna che stava per vedere.Piú lui cercava di richiamare una chiara immagine di lei, piú la memoria gli faceva difetto, piú la donna svaniva lontano, senza lasciargli nulla da stringere e ritenere.In tanta incertezza solo la mano, e in particolare l’indice di quella mano, sembrava tuttora impregnata del contatto di lei, sembrava risospingerlo verso di lei da molto lontano.Preso dalla stranezza di tutto questo, portò la mano alla faccia, poi rapidamente tracciò una linea attraverso il finestrino appannato.Un occhio di donna fluttuò davanti a lui.E lui quasi gridò per la sorpresa.Ma aveva sognato, e quando ritornò in sé, si accorse che si trattava solo di un riflesso del finestrino, il riflesso della ragazza seduta di fronte a lui.Fuori cadeva il buio, le luci erano state accese nel treno, il finestrino si era trasformato in uno specchio.

foto presa dal web

Kawabata Yasunari nato a Osaka nel 1899 e morto probabilmente suicida a Tokyo nel 1972, è stato uno dei maggiori scrittori di letteratura giapponese moderna. Ha pubblicato il suo capolavoro, Il paese delle nevi, nel 1937 ed è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1968.

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.