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Intervista a Maria Rosaria Valentini
Una storia di coraggio, legami e desideri profondi. Gi è una donna single che sogna di diventare madre, un desiderio che cresce dentro di lei fino a diventare irresistibile. Al suo fianco, l’insegnamento della nonna Coralla, con una vita straordinaria alle spalle e una biscotteria che profuma di ricordi e speranze, e l’irrinunciabile Bixio, un amico strampalato ma sempre presente. Un romanzo di cuori che battono insieme, uniti dalla forza di scegliere e amare.
Intervista a Francesca Maria Benvenuto
Zeno è ladro, spacciatore e assassino. Ma sa riconoscere il “bene” nelle persone che lo circondano: lo ritrova nella signora Martina, ma anche in altri personaggi come Franco il secondino, e Corradino, il suo compagno di cella. Inoltre, la mamma di Zeno è lontana, lui non la vede dal suo processo. La signora Martina è allora una figura benevola ma anche una figura materna. Infine, la professoressa è anche il primo destinatario della sua “opera”. Ma spero che i miei lettori si identifichino in lei, alla fine Zeno parla a voi tutti!
Intervista all’autrice Sonia Milan
L’ispirazione è nata quando sono venuta a conoscenza del corpo infermieristico volontario che la principessa Cristina di Belgioioso aveva organizzato durante la Repubblica Romana del 1849, che di fatto anticipò perfino la più nota Florence Nightingale. Si trattò di una partecipazione aperta a donne civili di ogni estrazione sociale, dalle dame dell’aristocrazia alle prostitute, e mi è sembrata interessante l’idea di raccontare questa collaborazione femminile così moderna per l’epoca. Da lì è partito il viaggio delle primogenite.
Intervista all’ autrice “Alessia Castellini
La storia delle Formichelle mi ha trovata per caso. Avevo già in mente due personaggi, Ninfa e Alelì, due
sorelle dei giorni nostri che per motivi diversi cercavano una strada per superare un brutto momento. Ninfa nasce dall’osservazione della nostra società: volevo dar voce alla sensazione di smarrimento di una giovane ventenne, schiacciata dal peso delle aspettative altrui. Alelì invece mi ha consentito di esplorare il magico modo con cui i bambini guardano il mondo e il passato. Avevano entrambe bisogno di risollevarsi. Così ho iniziato a fare delle ricerche, per me, per loro, mossa dall’entusiasmo del raccontare.
Ospite a “Due chiacchiere con lo scrittore” Livy Former
Di Maria Antonietta e della sua epoca possedevo semplici nozioni scolastiche, perciò ho dovuto studiare moltissimo, oltre ai fatti storici anche tutto ciò che riguardava l’epoca, i costumi, perché se scrivi un romanzo storico devi inserire l’invenzione in un contesto che sia reale al lettore e privo di scorrettezze. Ci sono stati veri momenti di tilt, di confusione, di dover riprendere un saggio daccapo e confrontare certi dati con altri testi. A volte ho pensato che non ce l’avrei fatta. Un lungo lavoro, ma anche gratificante ed estremamente interessante.