Recensione del romanzo “La lettera d’amore” di Cathleen Schine edito da Adelphi

“La lettera d’amore”
Autrice: Cathleen Schine
Traduzione di : Domenico Scarpa
casa editrice: Adelphi
data di pubblicazione: 1996
pagine: 269
prezzo: 11,40

Sinossi

Una libreria tinta di rosa, sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Una bella libraia, divorziata senza rimpianti e appassionata del suo mestiere. Un variegato ventaglio di clienti e commessi. Infine, una lettera d’amore che sbuca fra la posta. Non si sa chi l’abbia scritta, non si capisce a chi sia rivolta. Ma quelle parole si insinuano nella mente della libraia e creano una serie di eventi. Fino alla sorpresa finale.

Recensione

“Credeva nella felicità, o almeno nel tentativo di rimuovere gli ostacoli che separano dalla felicità”.

La protagonista di questo romanzo è Helen una donna di mezza età con una personalità molto estroversa, un divorzio alle spalle e una figlia di dodici anni.
La donna gestisce una piccola libreria in una cittadina tranquilla del New England, dove la vita trascorre lenta e tranquilla.
Helen, in una giornata come tante, mentre controlla la posta, trova una lettera anonima, leggendo il contenuto rimane sorpresa: si trattava di una lettera d’amore.

“Cara Capra,
come ci s’innamora? Si casca? S’inciampa, si perde l’equilibrio e si cade sul marciapiedi, sbucciandosi in ginocchio, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra, sui sassi? O è come rimanere, sospesi oltre l’orlo di un precipizio, per sempre?…”

Per Helen quella lettera è un mistero da scoprire, continua a domandarsi chi le abbia spedito quella lettera, se la lettera fosse indirizzata a lei o a  qualcun altro, chi era Capra e chi Montone? Sospettava di chiunque facesse parte della sua vita.

“A furia di leggere quella lettera, aveva la sensazione che fosse la lettera a leggere lei. Si sedevano insieme sul divano. Insieme consideravano la natura dell’amore. L’amore mi tormenta come fosse dolore. Blandita da quella passione ardente, acuminata,  non solo Helen si era convinta che la lettera fosse per lei e per nessun altro, ma si era innamorata un po’ di Montone.”

I giorni trascorrono lenti a Pequot, e mentre Helen analizza chi le sta intorno, trova inaspettatamente l’amore, un amore puro, che la stravolge,  che le fa provare sensazioni nuove e profonde , le fa sentire emozioni mai provate prima con altri uomini, un amore che la tormenta, che la fa dubitare della sua condotta e assilla le sue notti. Un amore che non può vivere alla luce del sole, che deve custodire dai pregiudizi degli altri.

“… si era sentita sopraffatta, atterrita; e aveva pensato che la banalità era semplicemente il vecchio buon senso, una lucidità morale cui aveva rinunciato, un senso di equilibrio, e l’ordine naturale  delle nostre vite terrene.”

“La lettera d’ amore “ è un romanzo che parla di lettere: lettere trovate, spedite, lettere scritte, ricevute  attraverso la lettura  di questo romanzo si riscopre la bellezza della corrispondenza  epistolare che con l’arrivo della tecnologia è svanita.
Un romanzo che parla d’amore, di pregiudizi e di rapporti umani.  Chi può giudicare se un amore è giusto o sbagliato?  Perché è normale se un uomo di una certa età inizia una relazione con una donna molto più giovane di lui mentre se succede il contrario viene ritenuto sbagliato?
La narrazione all’inizio si presenta lenta, tuttavia dopo alcuni capitoli, il lettore entra in sintonia con la storia e pagina dopo pagina, cresce la curiosità di scoprire  chi ha scritto la lettera e a chi era destinata.
Una storia dai colpi di scena inaspettati.

“Le lettere si fraintendono così facilmente. Però puoi correggerle e ricorreggerle finché non vengono proprio come vuoi. Non è come quando si parla. Certo, una lettera la puoi progettare, migliorare; puoi renderla più gradevole, più  aspra, puoi cambiare idea. Ma una volta spedite, le lettere non possono cambiare, né crescere, né farsi influenzare, né ritrarsi timidamente. Niente intonazioni, niente variazioni di volume, niente alterazioni dei lineamenti che possano ammorbidire le parole o chiarire un pensiero. Le lettere sono concrete. Sono storia.
… ma una  lettera è anche  effimera. Nel momento in cui la infili in una busta, cambia completamente. Finisce di essere mia, diventa tua. Quello che volevo dire io è sparito. Resta solo quello che capisci tu.”

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.