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![Il segreto di Vittoria. La vita di Vittoria Colonna ai tempi di Michelagelo](https://www.librichepassione.it/wp-content/uploads/2024/04/ilsegretodivittoria-100x100.jpg)
Il segreto di Vittoria. La vita di Vittoria Colonna ai tempi di Michelagelo
Giulia Alberico racconta in un modo nuovo e modernissimo una figura controversa e incantevole del Rinascimento. “Il segreto di Vittoria” è un romanzo intenso, di grande poesia e forza narrativa, che rievoca e dà nuova vita a una delle più grandi epoche della nostra Storia.
![Segnalazione “Io madre mai”](https://www.librichepassione.it/wp-content/uploads/2024/02/iomadremai-100x100.jpg)
Segnalazione “Io madre mai”
Donata una certezza ce l’ha, e la difende con fermezza: non vuole diventare madre, pur amando moltissimo i suoi studenti e i ragazzi in generale, non vuole essere definita da un ruolo che altri hanno deciso per lei. E, soprattutto, non vuole più giustificarsi davanti al mondo. Questo romanzo è il suo grido gentile per rivendicare la possibilità di una scelta diversa, per sé e per chiunque voglia farla.
![Segnalazione “Una brava madre” di Elisabetta Cametti](https://www.librichepassione.it/wp-content/uploads/2024/01/unabravamadre-100x100.jpg)
Segnalazione “Una brava madre” di Elisabetta Cametti
Una madre può essere luce o buio assordante.
Il pilastro che regge il nostro futuro o l’abisso in cui sprofondiamo.
Non ci è concesso di scegliere chi ci dona la vita: qualcuno nasce in un
abbraccio, qualcun altro all’inferno.
![“In questa notte Afgana” di Pamela Ferlin](https://www.librichepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/inquestanotteafgana-1.jpg)
“In questa notte Afgana” di Pamela Ferlin
È così che, attraverso brevi messaggi, fotografie rubate, articoli di giornale, tentativi di fuga alla frontiera si dipana questa vicenda, tratta da una storia vera.
Ed è dall’incontro e a volte anche lo scontro di culture che ci accorgiamo di quanto la nostra promessa di occidentali a quel paese, e alle sue donne in particolare non sia stata rispettata. Abbiamo detto loro di studiare, perché lo studio è affermazione, è costruzione dell’identità, è libertà perché chi studia non potrà più essere schiavo. E poi ce ne siamo andati, abbandonandole in un mondo in cui una donna non sposata, una donna istruita è considerata una fuorilegge. Ma forse c’è una luce in fondo a questa buia notte afgana.