30 gennaio 1948
Settantacinque anni fa Gandhi viene ucciso da un fanatico radicale.
Passato alla storia con il soprannome di “Mahatma” (grande anima in sanscrito) è stato leader per il movimento per l’indipendenza dell’ India dal Regno Unito, ed è divenuto il simbolo della resistenza non violenta attraverso la disobbedienza civile.
Gandhi non è stato solo l’eroe della non violenza. Formatosi a contatto con culture religiose diverse (indù, cristiana, ebraica, musulmana), non rinunciò mai, anche in virtù della sua decisiva permanenza in Europa e in Sudafrica, a una visione umanistica ed ecumenica della religione, sempre improntata all’assoluto rispetto delle diversità. Così come non rinunciò mai ad applicare alla vita quotidiana la stessa saggezza che gli consentiva di opporre la non violenza alla violenza colonizzatrice. Eccolo quindi riflettere sull’amore, sull’economia sostenibile, sull’impegno civile, sulla morte. Questo volume raccoglie i suoi pensieri più incisivi sul mistero della vita umana e sull’altro mistero, non meno profondo, che è la convivenza civile, religiosa e culturale. Con un saggio di Goffredo Fofi.