“La famiglia perfetta” di Shalini Boland

Quest’anno, per le vacanze estive, Beth e Niall Kildare hanno deciso di fare le cose in grande: si scambieranno la casa con Renzo e Amber Mason. I Kildare e i loro figli trascorreranno l’estate nella stupenda villa italiana dei Mason, mentre questi ultimi la passeranno nell’accogliente cottage dei Kildare nel Dorset. La villa sulla Costiera amalfitana è davvero incredibile, e i Kildare si godono giornate all’insegna del sole e delle nuotate in piscina. Ma proprio quando sembra che nulla possa guastare la vacanza, Beth scopre in fondo a un armadio una vecchia foto che ritrae Niall insieme ad Amber Mason. I due si conoscevano già? E se è così, perché suo marito non gliel’ha detto? Beth decide di chiedere direttamente a Niall, ma l’atteggiamento elusivo del marito la fa andare su tutte le furie, tanto da spingerla ad allontanarsi per recuperare la calma. Quando ritorna alla villa, trova Niall riverso sulla terrazza della piscina. Morto. Chi può aver fatto una cosa simile? E, soprattutto, lei e i bambini sono in pericolo? La vacanza da sogno si trasforma così nel più spaventoso degli incubi…

Per la mia meravigliosa famiglia

PROLOGO

Osservo il movimento confuso dal balcone. È tanto veloce quanto lento. Non ho tempo per riflettere su ciò che sta accadendo, eppure ne ho abbastanza per rabbrividire a causa dell’aria notturna. Il tempo sufficiente per cogliere la sua espressione di shock, poi di paura, poi di orrore, poi di nulla.

l corpo sotto di me è finalmente immobile, tranquillo. La pozza rossa s’ingigantisce.

Il silenzio è assordante nelle mie orecchie.

L’ho davvero fatto?

Avevo scelta?

1

Beth

«Beth! Sei tu?». Mio marito Niall mi chiama dal suo studio. «Vieni a vedere!».

«Metto via la spesa e arrivo». Poggio le buste della spesa sul tavolo della cucina e soffio sulle mani per riscaldarle. E dire che l’impianto è al massimo. Il nostro cottage settecentesco è pieno di spifferi, il che va benissimo in estate, ma non in un gelido febbraio.

Salgo le scale scricchiolanti e raggiungo lo studio di Niall. Di solito tiene la porta ben chiusa, invece ora è spalancata, così riesco a scorgere la sua nuca. È seduto alla scrivania e sta guardando un sito web sul suo computer. Il grigio panorama invernale che s’intravede dalla finestra non basta a illuminare la stanza, perciò accendo la luce.

Entro e mi sistemo al suo fianco. L’ambiente è disordinato ma accogliente, come il resto del nostro cottage. Su due pareti sono addossati degli scaffali di quercia, che si ergono dal pavimento al soffitto. Su una terza sono state appese le stampe incorniciate delle copertine dei suoi libri. Mio marito è l’autore di una famosa serie fantasy storica di grande successo, The Witching Chronicles.

«Guarda qui».

Niall indica lo schermo e io mi ritrovo a scrutare delle immagini di eleganti case in luoghi meravigliosi.

Leggo ad alta voce ciò che è scritto in cima alla pagina: «Rilassatevi nella vostra magnifica casa lontano da casa».

«Che ne pensi?», mi chiede Niall, girandosi verso di me con un sorriso entusiasta. I suoi occhi marroni sono trepidanti.

«Una vacanza?», domando. Oso a malapena sperare.

«Mmm-mmm». Si volta di nuovo verso il computer.

Sono anni che desidero fare una vacanza, ma Niall preferisce sempre trascorrere il poco tempo libero che ha a casa. Viviamo nella periferia di Sherborne, nel Dorset nord-occidentale, un posto a dir poco splendido, dove mio marito ha ambientato la sua storia fantasy, ma ho voglia di cambiare paesaggio. Niall viaggia spesso per lavoro, in Inghilterra e all’estero: firma i suoi libri, tiene delle presentazioni, partecipa a dibattiti e ad altri eventi. Per lui viaggiare non è rilassante. E io sono una mamma casalinga, che non riesce mai ad andare da nessuna parte.

«Che sito è?», m’informo. «Di case per le vacanze?»

«Molto meglio!», esclama Niall. «È un sito di scambi di case».

«Scambi di case?». Mi pare che il nome non lasci adito a dubbi, però non ne sono sicura.

«Sì, sai… noi soggiorniamo a casa di qualcun altro, che viene a stare a casa nostra».

Anche se ho un disperato bisogno di una vacanza, non sono certa che la cosa mi piaccia. Forse sta scherzando. «Vuoi dire che degli estranei alloggeranno qui? Nella nostra casa?».

Niall annuisce e si volta verso di me con un’espressione accigliata. «Pensavo ti avrebbe fatto piacere. Dici sempre di avere bisogno di una vacanza. Pare che gli scambi di casa siano fantastici. È stato Paul a parlarmi di questo sito, ma ho letto anche degli articoli al riguardo». Paul è l’editor di Niall, lo informa sempre sulle ultime tendenze. Mio marito ama tenersi aggiornato su certe cose.

Sbatto le palpebre, mentre cerco di riordinare i miei pensieri. «Mi fa piacere, ovvio». Do una strizzatina alla spalla di mio marito. «Sto solo cercando di raccapezzarmi, perché non ne abbiamo mai parlato».

«Guarda…». Niall clicca su alcune case e apre i commenti. Indica lo schermo e mi legge alcune frasi. «La migliore esperienza della nostra vita… non volevamo più tornare a casa nostra… Ah, senti questa. Ci siamo sentiti subito a nostro agio. È stato come essere a casa nostra, ma in un altro Paese e sulla spiaggia. Lo rifaremmo sicuramente». Mi guarda. «Visto?»

«Mi sembra promettente», rispondo. Non gli dico che ritengo improbabile che pubblichino delle recensioni negative sul sito.

«Non essere troppo entusiasta», sbuffa Niall.

«Scusa». Rido per distendere l’atmosfera. «È solo che, be’, quando fantastico sulla vacanza ideale, mi vedo in un hotel di lusso, non a casa di qualcuno».

Niall scuote la testa. «Per lavoro soggiorno sempre in hotel di lusso e, credimi, sono tutti uguali, standard. Uno scambio di casa è più autentico. Toccheremo con mano cosa significa vivere in un determinato posto, invece di stare in un insipido albergo».

Annuisco poco convinta. Il pensiero di aprire casa nostra a degli estranei, che si comporterebbero come se fosse loro, mi mette a disagio. Ma so com’è fatto Niall: quando si mette in testa una cosa, non c’è modo di farlo desistere. Gli comunico comunque le mie preoccupazioni. «È solo che… be’, non è una vera vacanza se devo fare la spesa, cucinare e pulire la casa. Capisci cosa intendo?».

Niall contrae le spalle, espirando per la frustrazione. Temo che stia per arrabbiarsi. Mi sento in colpa per essere così riluttante, ma se dobbiamo fare una vacanza in famiglia, voglio che sia piacevole per tutti.

«Credevo che cucinare fosse la tua passione», dice, appoggiandosi allo schienale della sedia.

«E lo è, ma non in vacanza».

Cala un silenzio imbarazzante. Sto per aprire bocca, ma Niall mi anticipa.

«Okay. Che ne dici se ti prometto che non dovrai cucinare né fare i lavori domestici? Mangeremo fuori ogni sera in ristoranti di lusso. Affare fatto?». Si gira verso di me, inarcando un sopracciglio scuro.

Sorrido, perché inizio a provare un brivido di eccitazione. Sono circa dieci anni che non facciamo una vacanza in famiglia. 

foto presa dal web

Shalini Boland ha scritto quindici libri di genere thriller psicologico ed è un’autrice bestseller di «USA Today». Dopo aver lavorato come cantautrice, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Abita nel Dorset con il marito e i due figli.

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.