curiosità su Fausta Cialente autrice del novecento
  • Mar. Nov 18th, 2025

Librichepassione.it

Rivista letteraria di Jenny Citino

Curiosità su Fausta Cialente

DiJenny Citino

Lug 23, 2025

foto presa dal web

Fausta Cialente è stata una delle voci più autentiche e originali del panorama letterario italiano del Novecento. Scrittrice, giornalista, traduttrice e intellettuale impegnata, ha attraversato il secolo con lo sguardo lucido di chi osserva il mondo da più punti di vista, portando nelle sue opere la complessità dell’identità femminile, le contraddizioni della Storia e il senso profondo dell’esilio e dell’appartenenza.

Nata a Cagliari nel 1898, Fausta Cialente trascorre l’infanzia e la giovinezza tra Trieste e Torino, in una famiglia colta e cosmopolita. Dopo il matrimonio, si trasferisce in Egitto, dove vive stabilmente dal 1921 al 1947. L’esperienza egiziana sarà fondamentale per la sua formazione culturale e politica, e diventerà uno dei nuclei tematici centrali della sua produzione letteraria.

Durante la Seconda guerra mondiale, Cialente si distingue per il suo impegno antifascista: collabora infatti con Radio Cairo e partecipa attivamente alla propaganda italiana contro il regime, dando voce all’opposizione democratica dall’esilio.

Fausta debutta nel mondo della narrativa con il romanzo “Natalia” (1930), un’opera innovativa per l’epoca, che affronta temi come l’autonomia femminile, l’amore e l’identità. La sua scrittura si caratterizza fin da subito per uno stile raffinato, uno sguardo attento alle psicologie e un forte radicamento nella contemporaneità.

Nel 1936 pubblica “Cortile a Cleopatra”, il primo romanzo ambientato in Egitto, che verrà ripreso nel 1953 e riletto come uno dei testi chiave della narrativa postcoloniale italiana. Dopo un lungo silenzio editoriale, torna a scrivere negli anni Sessanta con “Ballata levantina” (1961), cui seguiranno “Un inverno freddissimo” (1966), “Il vento sulla sabbia” (1972) e infine il capolavoro “Le quattro ragazze Wieselberger” (1976), con cui si aggiudica il Premio Strega.

Nel medesimo anno esce anche il toccante memoir “Interno con figure”, in cui la scrittrice riflette sul proprio vissuto, sugli affetti familiari e sull’esperienza dell’esilio.

Le sue opere più note (e consigliate):

  • Natalia (1930)
  • Cortile a Cleopatra (1936)
  • Ballata levantina (1961)
  • Un inverno freddissimo (1966)
  • Il vento sulla sabbia (1972)
  • Le quattro ragazze Wieselberger (1976) – Premio Strega
  • Interno con figure (1976)

  • Fu una delle prime scrittrici italiane a trattare in modo esplicito temi come l’emancipazione femminile, la maternità e la libertà sessuale.
  • Tradusse in italiano Il giro di vite di Henry James, portando un tocco personale nella resa di uno dei classici della letteratura anglosassone.
  • Nonostante il suo valore letterario, per decenni è stata ignorata dalla critica ufficiale, soprattutto per la sua posizione politica e il suo anticonformismo.
  • Morì a Pangbourne (Inghilterra) nel 1994, lasciando un’eredità che ancora oggi merita di essere (ri)scoperta.

Fausta Cialente ci ha lasciato parole che raccontano il coraggio delle donne, la forza della memoria e la potenza della scrittura come atto politico e personale. Un nome da ricordare, leggere e tramandare.

foto presa dal web

Perchè leggere i suoi libri?

Perchè ha dato voce alle donne dimenticate, ha raccontato le donne con autenticità e complessità, molto prima che fosse comune farlo. Le sue protagoniste sono madri, figlie, ribelli, combattenti silenziose: figure femminili sfaccettate che lottano per essere ascoltate.

Per la sua scrittura elegante e senza tempo, scrive con una prosa limpida, intensa, mai retorica. Le sue storie toccano i sentimenti più profondi e restano attuali, soprattutto per chi ama la narrativa storica con uno sguardo femminile e consapevole.

Perchè ha anticipato i tempi moderni: famiglia, identità, migrazione, condizione femminile, guerra, memoria: temi che leggiamo oggi in molti romanzi contemporanei, ma che Cialente ha trattato con lungimiranza già nel secolo scorso.

Inizia da “Le quattro ragazze Wieselberger” (Premio Strega 1976) oppure da Un inverno freddissimo, per scoprire una delle scrittrici italiane più ingiustamente dimenticate.


Libri di Fausta Cialente


  Le recensioni presenti in questo sito web esprimono le opinioni personali del recensore. Ti suggeriamo di leggere i libri che ti proponiamo, a prescindere dal giudizio da noi espresso. Qualora volessi esprimere la tua opinione, invia o commenti o recensioni tramite il seguente modulo: https://www.librichepassione.it/contatti/

Di Jenny Citino

Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito i seguenti corsi di formazione: "Lettura e benessere personale come rimedio dell'anima" " Avvicinare i bambini alla lettura con i racconti di Gianni Rodari"