
“Mia madre mi fa impazzire”
Autrice: Lucrezia Sarnari
Casa Editrice: People
data di pubblicazione: 25 ottobre 2024
pagine: 280
TRAMA
La vita dei propri genitori, quella oltre alla genitorialità, è un mistero per tutti i figli. È con la consapevolezza di non conoscerla davvero che Piera ed Elena, madre e figlia, finiscono da uno psicoterapeuta, trascinate da Carlotta, nipote della prima e figlia della seconda, dopo l’ultimo litigio tra le due. A scatenarlo, l’ennesima sparizione di Piera, che da quando è rimasta vedova si comporta come una ragazzina. Le tre iniziano un viaggio nella memoria e nelle loro storie famigliari, alla ricerca di quell’amore che, all’apparenza, nessuno ha mai saputo dimostrare loro, e delle risposte tanto a lungo negate. In quale momento della nostra vita impariamo davvero ad amare? Sono le nostre famiglie a insegnarcelo o quello che c’è fuori? Soprattutto, quanto sappiamo davvero della vita di chi ogni giorno giudichiamo in maniera feroce e che magari ha vissuto facendo di tutto per cercare di metterci al riparo dal dolore?
RECENSIONE

“C’ è un momento preciso nella vita di ognuno di noi in cui ci rendiamo conto che i nostri genitori sono prima di tutto delle persone, coi nostri identici vizi e le nostre medesime paure. E’ lo stesso momento in cui capiamo che non saremo mai del tutto capaci di perdonarli fino in fondo.”
“Mia madre mi fa impazzire” è un romanzo che scava nelle dinamiche familiari con ironia, profondità e un pizzico di nostalgia. L’ autrice ci porta nella vita di tre donne – Piera, Elena e Carlotta – appartenenti a tre generazioni diverse, ma legate dallo stesso bisogno di indipendenza e dalla difficoltà di comprendersi a vicenda.
Dopo l’ennesimo litigio, Carlotta trascina madre e nonna dallo psicoterapeuta, dando inizio a un viaggio tra ricordi, segreti e incomprensioni mai risolte. Piera, rimasta vedova, si comporta come una ragazzina, Elena fatica a gestire il rapporto con lei e con sua figlia, mentre Carlotta cerca risposte sulla loro famiglia e sulla capacità di amare.
” In quel momento, la ragazza era felice perchè durante il viaggio Elena le aveva raccontato delle cose che non le aveva mai detto prima. Felice come ogni volta che sua madre le dedica del tempo, solo per lei.”
Il romanzo è una lettura che coccola e fa riflettere. Con uno stile brillante e coinvolgente, Sarnari racconta la complessità delle relazioni madre-figlia senza cadere nel banale, mostrando come la comunicazione, se trascurata, possa diventare un ostacolo insormontabile.
Perfetto per chi cerca una storia che faccia sorridere e pensare, Mia madre mi fa impazzire è un libro in cui è facile riconoscersi e che invita a guardare le relazioni familiari con occhi diversi.
“Piera ed Elena, pensa Carlotta, sono entrambe malate dello stesso male: l’egocentrismo. Non sembrano avere nessuna stima l’una dell’altra, e si parlano solo per accusarsi a vicenda dei reciproci fallimenti, senza riuscire mai a vedere le proprie, di colpe.”
Leggere Mia madre mi fa impazzire mi ha suscitato un mix di emozioni: tenerezza, divertimento e riflessione. Il romanzo riesce a raccontare con ironia e autenticità le dinamiche familiari, facendo emergere quanto possa essere difficile, ma anche necessario, comprendersi tra generazioni diverse.

” E’ una famiglia bizzarra la mia” pensa: le donne che ne fanno parte sono tutte state amate male e per questo si sentono brutte e sbagliate…”
Mi ha colpito soprattutto il modo in cui l’autrice mette in luce la mancanza di comunicazione e il peso delle aspettative tra madri e figlie. Ognuna delle protagoniste ha un punto di vista valido, ma è proprio nell’incapacità di ascoltarsi davvero che nascono i conflitti.
Alla fine, il libro mi ha lasciato con una domanda: quanto conosciamo davvero le persone che ci hanno cresciuti? E soprattutto, quanto siamo disposti a metterci in discussione per amarle meglio?
“<<Finchè non lo diventiamo, pensiamo che saremo madri di gran lunga migliori delle nostre, ma poi finiamo tutte col comportarci nello stesso modo perchè è quello l’unico modello di amore che conosciamo. Non c’è colpa. Ma voglio fare meglio…>>”
Ringrazio “Le rane comunicazione” per la collaborazione”