TRAMA
Gi è una donna single che desidera diventare madre, l’idea le entra in testa e nel cuore e inizia ad avvelenarle ogni pensiero. Il coraggio le arriva dall’insegnamento della nonna Coralla con alle spalle una storia speciale e una biscotteria: covo di profumi e speranze. Al suo fianco anche Bixio, amico strampalato eppure irrinunciabile. La storia di due donne, due generazioni, che affonda le radici nel 1928 e arriva fino ai giorni nostri, in un intreccio di cuori che battono all’unisono e lottano per scardinare retaggi, canoni e regole che vorrebbero mettere a tacere desideri e ambizioni di una donna, ieri come oggi. Mondi e lingue differenti, atmosfere che però finiscono per ricongiungersi e completarsi.
RECENSIONE
“E’ stata lei, nel ricordo, a foraggiarmi, a ripetermi che si può tentare sempre, che vale la pena sempre.
Il coraggio me l’ha dato lei e io l’ho preso tutto.”
In Cinquanta lune, Maria Rosaria Valentini ci conduce in un viaggio intimo e complesso nella vita di Gi, una donna che, a trentanove anni, scopre dentro di sé il forte desiderio di maternità e decide di intraprendere il difficile percorso della fecondazione assistita. Tra visite, speranze e delusioni, Gi è sempre accompagnata dal pensiero della nonna Coralla, figura fondamentale nella sua vita.
Maria Rosaria Valentini descrive con grande sensibilità un legame profondo e multigenerazionale, intrecciando la storia di Gi con quelle delle donne della sua famiglia: la madre, la nonna e la bisnonna.
“Come si nasce è importante, lascia un segno. Credimi. Lascia un segno il modo in cui si viene accolti su questa terra. Non ci si pensa, ma quel passaggio incide delle impronte, per sempre.”
Coralla, personaggio chiave che aleggia come un’ombra benevola nella vita della protagonista, rappresenta l’archetipo di una maternità coraggiosa e anticonvenzionale. Coralla ha affrontato la vita con una resilienza silenziosa, trasferendosi dalla Svizzera al paesino di Spilunga e iniziando una nuova vita accanto agli zii. Rimasta incinta di Cora senza mai rivelare l’identità del padre, Coralla ha aperto un piccolo negozio di biscotti, costruendo così un suo spazio di indipendenza e amore. Il suo esempio di tenacia risuona in Gi, che trova nella figura della nonna una guida per affrontare il proprio cammino verso la maternità.
“La pancia cresce, pare lievito.
Fiorina conta tutte le lune. Le cerca piene e sa che deve arrivare fini a dieci.”
La narrazione dell’autrice si muove tra presente e passato, delineando il rapporto delle quattro donne con la maternità in un dialogo di storie che si arricchiscono e si completano a vicenda. Ogni maternità è unica, plasmata dal contesto storico e sociale in cui si realizza e dalle diverse personalità delle protagoniste. Non c’è un solo modo di essere madre o di vivere il desiderio di avere un figlio, e Cinquanta lune esplora proprio questa diversità: dall’istinto naturale e viscerale al legame profondo che si instaura anche con i figli non biologici.
L’autrice affronta temi complessi come la solitudine, il coraggio di affrontare la vita senza compromessi e il peso delle aspettative sociali e familiari.
Attraverso il racconto delle vite di queste donne, l’autrice ci invita a riflettere sulle molteplici sfumature della maternità e sul valore della memoria familiare, che ci arricchisce e ci orienta nel nostro percorso di vita.
” Finisco altrove, in angoli che non hanno nome, ma grazia. Mi sento in debito nei confronti di mia nonna, anche di sua madre Fiorina e di mia madre Cora. “
Cinquanta lune è una lettura intensa e riflessiva, un romanzo che celebra la forza delle donne e la bellezza del legame intergenerazionale. Con grande profondità, Maria Rosaria Valentini in questo romanzo ci fa capire come la maternità non sia solo una questione biologica, ma un’esperienza esistenziale che travalica il tempo e lo spazio.
Un romanzo che tocca temi come l’amore, il ricordo, la resilienza, e invita a riflettere su ciò che la maternità può significare davvero: un viaggio profondo e personale, intriso di storie, silenzi, e legami.
Un libro consigliato a chi ama le storie intime, che esplorano il cuore delle relazioni familiari e il significato profondo del diventare madre.
Un ponte che unisce cinque generazioni, perchè l’amore è ora, sempre e oltre, nei ricordi…
Cinquanta lune mi ha riportato indietro nel tempo, a diciassette anni fa, alla mia prima gravidanza, facendomi rivivere tutte le meravigliose sensazioni e l’emozione profonda di diventare madre.
” Si dice che per una gravidanza siano necessarie dieci lune. Dal concepimento alla nascita passano dieci lune, sembra. Allora rincorro calcoli e conto. (…)
Cinquanta lune dentro di me.
E tanta luce mi attraversa.”